L’Insurtech prende piede anche in Italia con l’aumento dell’abbinata polizze-dispositivi IoT
È l’ora della “connected insurance”, con il settore auto a fare da apripista: più del 60 per cento delle compagnie ha integrato un dispositivo Internet of Things
Autore: Redazione ImpresaCity
Dopo il Fintech, anche l’Insurtech non è più solo una delle tante buzzword. Anche in Italia, dove l’abbinata tra Internet of Things e polizze assicurative sta conquistando sempre più terreno. L’indicazione emerge dal primo stream di ricerca del Digital Insurance Hub, denominato “IoT & New Insurance Models” e promosso dal Centro di Ricerca in Tecnologie, Innovazione e Servizi Finanziari (CeTIF) in collaborazione con CRIF, che ha visto la partecipazione di sei compagnie assicurative attive sul mercato italiano: Arca Vita, Credemassicurazioni e Credemvita, Generali, Helvetia, ITAS Mutua e Munich RE.
Auto in pole position Anche quest’anno, secondo la ricerca, la diffusione di polizze abbinate a dispositivi IoT è in crescita in particolare nel comparto auto, con il 61 per cento delle prime 35 compagnie che offrono soluzioni di questo tipo. Se in Italia lo sconto sul premio dell’assicurazione auto per chi si fa installare una sorta di “black box” ha da tempo un ottimo riscontro, anche in ragione dell’elevato costo delle polizze, un altro motivo dell’incremento dell’integrazione di strumenti IoT nelle polizze tradizionali è la contestuale offerta di servizi a valore aggiunto abbinati al prodotto. Con l’importante evoluzione data dall’ingresso nel nostro mercato di polizze in linea con lo standard internazionale, che consentono al potenziale cliente di testare il prodotto prima di decidere di installarlo sul veicolo, in base al cosiddetto modello del “try before you buy”.
Il risultato è che il mercato mostra adesso una maggiore attenzione ai bisogni dei clienti, che richiedono servizi sempre più mirati e personalizzati, e un premio per la Responsabilità Civile Auto tariffata in base al reale stile di guida sta diventando sempre più uno standard di tali tipologie di polizze.
L’evoluzione negli altri settori Anche in ambito property si registra un aumento nell’offerta di polizze abbinate a dispositivi IoT: quest'anno il 25 per cento dei principali gruppi, contro il 16 per cento dell’anno precedente, ha emesso polizze con integrazioni IoT “semplici” con dispositivi connessi che offrono servizi come la rilevazione degli incendi, monossido di carbonio, temperatura, intrusioni o altro.
Nel comparto Salute e benessere si notano le prime sperimentazioni da parte delle compagnie, dove però il focus non è sull’integrazione di dispositivi IoT, quanto invece sulla diffusione di polizze malattia e infortuni tramite canali non convenzionali, utilizzando le tecnologie per raggiungere i potenziali clienti in punti di contatto non tradizionali.
Da notare infine che unitamente all’offerta di polizze evolute si intensificano e modificano i rischi a cui le imprese assicurative sono esposte quali, per esempio, business interruption, catastrofi naturali, cambi legislativi, incendi e esplosioni. In questo quadro, per le compagnie è sempre più necessario guardare a nuovi modelli di business che integrino soluzioni di P2P e ON-Demand Insurance.
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