Temi stimolanti quelli che hanno tenuto banco all’incontro inaugurale tenutosi nella
prima giornata dell’evento SPS Italia, in corso in questi giorni a Parma. Gli interventi dal palco hanno dato il via a un’edizione quanto mai ricca della fiera annuale, organizzata da Messe Frankfurt Italia per riunire
fornitori e produttori del mondo dell’automazione e del digitale per l’industria. Giunta all’ottava edizione, quella del 2018 segna una
crescita del 10 per cento nel numero degli espositori, che è arrivato a superare quota 800. Automazione sugli scudiSe un giro tra gli stand ha permesso già a colpo d’occhio di toccare con mano il momento di effervescenza che vive il manifatturiero, complice anche la disponibilità di nuove tecnologie e nuovi paradigmi che stanno traghettando un settore così centrale dell’economia italiana verso lidi più promettenti, il momento politico del Paese lascia spazio a qualche perplessità, come quella espressa da
Fabrizio Scovenna, Presidente di Anie Automazione, che ha fatto notare l’assenza del tema Industria 4.0 dal tanto chiacchierato “contratto di governo”. Ciò che sarebbe auspicabile è proseguire il cammino intrapreso dal Ministro Carlo Calenda, anche perché “
l’industria italiana ha iniziato la trasformazione digitale e ha bisogno di continuità”, ha sottolineato Scovenna.
Cinque miliardi di giro d’affariMa, sempre dal palco dell’evento inaugurale, il Presidente di Anie Automazione ha illustrato i dati di mercato, mostrando il buon andamento di diversi comparti. Quello dell’automazione ha riportato
una crescita a doppia cifra, con alcuni ambiti, come quelli più vicini alle alte tecnologie legate al tema Industria 4.0, dallo sviluppo del networking all’RFID e al Wi-Fi, che arrivano anche a valori elevati.
Nel 2017, l’industria dell’automazione di processo e manifatturiera in Italia ha registrato un fatturato che sfiora i 5 miliardi di euro (4.969 milioni in totale), con una crescita del 13,2 per cento rispetto all’anno precedente. “
Per il quinto anno consecutivo, Anie Automazione riporta un risultato positivo: si tratta di cinque anni di crescita che hanno portato il comparto a superare del 10 per cento circa i livelli precedenti alla crisi del 2008”, ha sottolineato Scovenna.
Crescita continuaA giudicare dal clima colto nell’incontro inaugurale di SPS Italia e dalla visita alla fiera stessa, si tratta di una crescita che proseguirà anche nel 2018: la vitalità delle proposte viste girando per gli stand lascia ben sperare. Infatti, tra
un robot collaborativo che si controlla a voce, visto al Digital District, e il
“Vitruvian Game”, macchina che ha evidentemente più di un debito con Leonardo da Vinci e che permette di provare la sensazione di volare, vista nell’area Know-How 4.0, anche la presenza di big player dell’IT e del digitale come ,
Microsoft e
IBM, solo per citare alcuni nomi, ha evidenziato come la trasformazione digitale sia sempre più una necessità anche nel manifatturiero.
Tecnologia positivaInfine,
il visionario David Orban della Singularity University ha intrattenuto la platea sulle interazioni tra uomo e macchine nel nuovo scenario tecnologico. Dopo aver premesso che “
la tecnologia è sempre a somma positiva”, Orban ha avvertito che è sempre più necessario prestare attenzione verso le conseguenze ultime dello sviluppo tecnologico, soprattutto in relazione al tipo di società che si va a costruire in base alle scelte che stanno cambiando il modo in cui si vive. Oggi che
i temi più discussi sono quelli dell’Internet of Things, dell’Intelligenza Artificiale e del Machine Learning, va anche presa in considerazione la possibilità che le macchine costruite dall’uomo possano sbagliare o addirittura disobbedire: è anche per questo che “
dovremmo pensare a dotare le macchine di senso etico e morale”, ha concluso David Orban.