Qualcomm sta intensificando il suo impegno nello sviluppo di tecnologie e sistemi per la connettività in ambito metropolitano. Lo fa investendo ovviamente nel 5G ma anche in
approcci alternativi che puntano su una tecnologia già molto nota e diffusa (ma
sempre in evoluzione) come il WiFi. Da qui la collaborazione con
Facebook, che qualche tempo fa aveva presentato una sua tecnologia per la copertura wireless di grandi aree secondo una versione pre-standard del protocollo 802.11ay.
Denominata
Terragraph, questa tecnologia sarà ora al cuore di alcuni
nuovi prodotti sviluppati congiuntamente. Qualcomm indica in particolare lo sviluppo di un sistema wireless multi-nodo che opererà nella banda di frequenza non regolamentata dei 60 GHz. I primi test sul campo dovrebbero iniziare a
metà 2019.
Terragraph è in sintesi una soluzione
Fixed Wireless Access (FWA)
progettata per erogare connessioni a larga banda verso client che nella gran parte dei casi sono fissi (o quasi immobili). Si tratta di una tecnologia pensata come
alternativa alla fibra ottica, da utilizzare nelle aree urbane ad alta densità dove creare una nuova infrastruttura cablata sarebbe troppo complesso e costoso.
Le trasmissioni a 60 GHz - che possono essere punto-punto o punto-multipunto - sono abbastanza potenti da p
enetrare negli edifici e aggirare gli ostacoli presenti in una città. Ma
solo a corto raggio, motivo per cui Terragraph prevede l'installazione di antenne ogni 250-500 metri. Semafori, pali della luce e tetti delle abitazioni sono tutti luoghi dove secondo Facebook è indicato installare le antenne del sistema radio.
Il futuro standard
802.11ay è una evoluzione del precedente 802.11ad studiata per aumentare le prestazioni di quest'ultimo sino a una banda potenziale di 20-30 Gbps per conessioni di qualche decina di metri. Aggiungendo a queste caratteristiche di base altre funzioni come MIMO e l'utilizzo contemporaneo di più canali radio, in teoria è possibile arrivare a
link wireless da 200 Gbps per distanze sino a trecento metri circa.
Più conservativamente, le cifre indicate come esempio da Facebook per Terragraph descrivono
scenari punto-multipunto in cui una singola antenna con una connessione di backhaul a 10 Gbps serve sino a tremila streaming video SD contemporanei.