Torna al segno positivo il
mercato smartphone, la cui flessione nel quarto trimestre 2017 aveva
fatto temere una perdita importante della sua capacità di attrarre la spesa dei consumatori e delle imprese. Le cifre
Gartner per il primo trimestre 2018 indicano invece una
crescita del 1,3% anno su anno: poco, ma inevitabilmente se consideriamo che si tratta di un mercato essenzialmente di sostituzione.
Gartner ribadisce che la relativa stagnazione del settore
deriva dall'andamento dell'offerta. Quando arrivano sul mercato prodotti convincenti il mercato risponde, sempre tenendo conto della sua saturazione, ma questo di recente non è accaduto. Nella
fascia alta del mercato passare da un modello di smarphone ad uno più recente non comporta grandi cambiamenti, quindi la domanda è bassa e questo si è visto anche nei risultati di inizio 2018.
La crescita nei volumi di vendita degli smartphone è infatti venuta soprattutto dalla
fascia bassa e medio-bassa del mercato. Qui le nuove generazioni di prodotti hanno effettivamente portato miglioramenti di qualità tali da spingere all'acquisto o alla sostituzione.
Data questa dinamica, non stupisce che i "vincitori" del trimestre siano
Huawei e soprattutto
Xiaomi. I due brand cinesi hanno proposto nuovi modelli di fascia media che sono stati ben recepiti. Xiaomi ha in particolare puntato anche su politiche aggressive di prezzo, mentre Huawei sta consolidando anche la sua offerta di smartphone premium.
Samsung e
Apple hanno sostanzialmente tenuto, con la prima in leggera flessione e la seconda in crescita. La casa coreana ha il problema di
trovare un equilibrio tra i suoi smartphone di fascia media, aggrediti dai brand cinesi, e quelli di fascia alta che le dovrebbero garantire più ricavi e margini.
Non è il problema di Apple, ormai nettamente focalizzata sulla fascia premium con modelli come
iPhone X. La difficoltà della casa di Cupertino sta semmai nel portare gli utenti a sostituire gli iPhone che già possiedono.