Intel fa 50 e rilancia la CPU 8086. Ma non quella che pensate.

Per i suoi cinquant'anni Intel si regala un processore Core i7-8086K distribuito in 8.086 esemplari. E al Computex lancia altre novità.

Autore: Francesco Pignatelli

Intel compie cinquant'anni di vita e per festeggiarli ha pensato bene di puntare su quello che per la stragrande maggioranza di chi fa IT è il suo processore per eccellenza: la CPU 8086 a 16 bit che ha dato vita a tutta l'architettura x86. E che ha generato anche il più semplice processore 8088, il quale è la CPU-simbolo della rivoluzione del personal computing.

Così Intel ha presentato un nuovo processore 8086, ovviamente pensato per la contemporaneità. Si tratta per la precisione della CPU Intel Core i7-8086K Limited Edition, quindi un Core i7 di ottava generazione in architettura Coffee Lake. Si tratta comunque del processore più veloce prodotto da Intel: ha infatti una frequenza operativa massima di ben 5,0 Ghz in overclocking. Un processore quindi per utenti PC esigenti, che va oltre le prestazioni del classico Core i7-8700K.

La dicitura Limited Edition va presa alla lettera. Intel ha deciso di mettere in vendita solo 8.086 esemplari del nuovo processore, a partire dal prossimo 8 giugno (il giorno preciso in cui Intel compie 50 anni).


Per il suo compleanno Intel si è regalata anche una visione a medio termine, presentata durante il Computex di Taipei. Qui la casa di Armonk ha ribadito il ruolo ancora centrale che il PC ha nelle nostre vite, sebbene il PC di oggi abbia caratteristiche molto diverse di quelli già solo del recente passato. Ma pur sempre - come ha sottolineato Gregory Bryant, Senior Vice President e General Manager del Client Computing Group di Intel - "quando abbiamo davvero bisogno di fare qualcosa, in oltre l'80% dei casi ci rivolgiamo al nostro PC". Quindi le opportunità non mancano, a patto di seguire come cambia il nostro modo di usare la tecnologia.

Secondo Intel questo impone di lavorare lungo cinque direttrici: prestazioni, connettività, autonomia della batteria, adattabilità e intelligenza. Per le prestazioni, processore commemorativo a parte, Intel ha annunciato il rilascio di due nuove sotto-famiglie della ottava generazione di CPU. Sono destinate al mondo mobile e sono state denominate Whiskey Lake ed Amber Lake.


Non se ne sa quasi nulla, tranne che offrono importanti ("a doppia cifra" percentuale) miglioramenti rispetto alle CPU Kaby Lake. I primi PC mobile con i nuovi processori dovrebbero arrivare il prossimo autunno mentre per i desktop se ne parla a fine anno. Novità anche in campo storage - le prestazioni riguardano anche questo - con il lancio di una nuova declinazione in formato M.2 delle memorie Optane. Il nuovo prodotto si chiama Intel Optane SSD 905P.

Riguardo la connettività, essere connessi sempre e ovunque è possibile secondo Intel sfruttando le potenzialità del 5G. Al Computex si è cominciato a parlare dei frutti dell'alleanza con Sprint, che vedremo concretamente nel 2019 con una nuova generazione di "5G-connected PC" prodotti da Acer, Asus, Dell, HP, Lenovo e Microsoft. I nuovi portatili avranno bisogno di una notevole autonomia e Intel punta a un massimo di ben 25 ore (ma solo "su alcuni dispositivi") grazie allo sviluppo della Intel Low Power Display Technology: promette display a consumo dimezzato per pannelli prodotti da Sharp e Innolux.


Adattabilità e intelligenza sono concetti tecnologicamente più sfumati. Adattabilità significa soprattutto creare PC adatti a scenari d'uso anche molto specifici, mentre l'intelligenza deriva dall'integrare elementi di AI nel normale funzionamento di un computer. Per questo Intel ha presentato un programma specifico - AI on PC Developer Program - per aiutare gli sviluppatori in tale integrazione.

Al Computex si è anche visto un primo esempio di cosa è possibile fare, con il Project Precog di Asus. Si tratta di un convertibile che impiega due schermi invece di uno. Il "secondo" prende il posto della tastiera e della touchpad, utilizzando funzioni di AI e il chip Movidius di Intel per adattare l'interfaccia al movimento delle mani di chi la usa e per automatizzare alcuni task.

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