Gli
smart glasses non sono più oggetti di tendenza e quindi non trovano più tanto spazio sui media, ma questo non vuol dire che siano passati nel dimenticatoio. Semmai
è proprio il contrario: non più frenati dalle aspettative esagerate dell'utilizzo di massa, gli smart glasses si sono evoluti e
hanno conquistato un proprio posto nelle imprese, sebbene per ora
solo in particolari settori come il manufacturing o la logistica.
Le prospettive nel prossimo futuro promettono di essere ancora migliori. Una ricerca di
Toshiba indica infatti che mediamente l’
82% delle aziende europee prevede una integrazione degli smart glass nella propria infrastruttura IT entro i prossimi tre anni. In particolare, questa intenzione è stata espressa dall’89% delle società di
ingegneria, dall’83% di quelle che operano
nei trasporti e nella logistica e dal 77% delle aziende
produttive.
Diversi fattori concorrono, secondo Toshiba, a favorire questa crescita per il mercato degli smart glasses. Innanzitutto le aziende hanno a disposizione budget IT superiori, poi la spinta sempre più forte
verso una maggiore produttività favorisce gli strumenti che, come gli smart glasses, permettono di operare in maniera più efficiente, ad esempio consultando documentazioni o visualizzando istruzioni in tempo reale attraverso
applicazioni di realtà aumentata.
Proprio la
funzionalità "a mani libere" è giudicata il vantaggio principale degli smart glass, citato dal 49% delle aziende esaminate da Toshiba. Hanno quasi la stessa importanza due altri vantaggi collegati: rendere più semplici le operazioni di
mobile working (47% di citazioni) e favorire la
collaborazione e la condivisione delle informazioni (41% di citazioni).
Un altro fattore chiave che favorisce la diffusione degli smart glasses è l'
innovazione tecnologica. Lo sviluppo del 5G come tecnologia di
connettività ubiqua favorisce certamente lo sviluppo di applicazioni collegate agli smart glass. Inoltre è aumentato il numero di soluzioni smart glass
basate su Windows 10, che presentano un duplice vantaggio: sono più facilmente integrabili nelle infrastrutture IT aziendali e si possono collegare ai servizi cloud di Azure, in particolare a quelli per le applicazioni IoT.