La sede di
IBM nel capoluogo pugliese si arricchisce del laboratorio
We|LAB, già attivo dallo scorso marzo e concepito come luogo per la messa a punto di progetti utili alla trasformazione digitale del territorio, in collaborazione con Politecnico e Università di Bari e il sostegno di aziende locali.
Inserendosi nel solco dell’esperienza più che ventennale compiuta a Bari da IBM, dove fin dal 1996 dispone di un centro di ricerca e sviluppo, il nuovo We|LAB ha lo scopo, nelle parole dell’azienda, di
dare vita a un polo di eccellenza di valenza internazionale, focalizzato su competenze di Artificial Intelligence e Cloud, al servizio dell’intero ecosistema.
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Il We|LAB – dichiara infatti
Enrico Cereda, amministratore delegato di IBM Italia -
aiuterà i giovani nello sviluppo delle nuove competenze, avvicinandoli alle necessità delle imprese impegnate nei progetti di trasformazione digitale. Per questa via, con il collante della tecnologia, si tiene vivo un circolo virtuoso di cooperazione tra le parti con cui sostenere lo sviluppo di un’innovazione aperta e di un’economia della conoscenza”.
È anche previsto che gli studenti dell’ultimo anno abbiano la possibilità di svolgere
stage e corsi di formazione sulla tecnologia IBM, ottenendo crediti formativi, con un approccio di tipo pratico: attraverso modelli non convenzionali come il
design thinking e la co-creation, gli studenti si misureranno con le sfide portate da concreti casi aziendali e dalla prototipazione delle idee che ne nasceranno. In questo senso, sono state già avviate collaborazioni con imprese come
Natuzzi, Megamark, Farmalabor, Casillo Group così come con la facoltà di Medicina di Bari in ambito HealthCare.