Secondo il Wall Street Journal, GE avrebbe iniziato la
ricerca di un compratore per (almeno) una parte delle attività collegate a
GE Digital, il
braccio software-IIoT fortemente voluto dall'ex CEO Jeff Immelt. Una notizia che è in evidente contrasto con le intenzioni dichiarate da Immelt un paio d'anni fa: portare GE Digital ad essere
uno dei principali attori nel nascente mercato delle piattaforme IoT, in particolare in ambito industriale ma non solo.
In quella direzione GE Digital ha mosso ben più di un passo. Sulla base della
piattaforma IoT Predix ha costruito un'offerta di servizi professionali e applicazioni mirate, muovendosi anche per alleanze (in primis quella con
Microsoft) e per acquisizioni, come quella di
ServiceMax.
La strategia di Immelt
sembra ancora molto logica. Dispositivi e macchinari GE sono installati numerosi in tutto il mondo, ai loro utilizzatori la necessità di collegarli in logica Industrial IoT
prima o poi si presenterà inevitabilmente. Se
è proprio GE ad offrire i mezzi per farlo e per sfruttare i dati raccolti dai dispositivi stessi, come si propone appunto di fare Predix, meglio ancora.
Gli analisti finanziari spiegano però che
GE Digital è una realtà costosa da sviluppare e mantenere, mentre la salute finanziaria di GE non si può definire esattamente solida. Il nuovo CEO John Flannery ha evidentemente deciso di
concentrarsi sui core business di GE (l'energia, in secondo luogo il segmento aeronautico) per risolvere i loro problemi, lasciando a quanto apre ad altri il compito di rivitalizzare il mondo GE Digital.
Peraltro non si sa praticamente nulla di quali parti di GE Digital saranno eventualmente cedute. Per quanti problemi possa avere, GE sa comunque che
il campo IIoT è importante ed è quindi probabile che alcune componenti di Predix restino "dentro" l'offerta di prodotti classici, ad esempio - è una ipotesi - come supporto alle funzioni di
manutenzione predittiva.
Non dovrebbe essere comunque difficile trovare acquirenti per gli asset di GE Digital che la casa madre vorrà cedere, asset interessanti per qualsiasi software house che intenda coprire il mercato IIoT. A patrtire da chi con Predix ha già lavorato, come la stessa
Microsoft (Predix è già ospitato anche su Azure)
e da PTC.