Huawei ShapeCloud cerca di velocizzare lo sviluppo dei datacenter

Con Huawei ShapeCloud i service provider potranno semplificare la definizione e l'integrazione di nuovi datacenter per i loro clienti, specie della PA

Autore: Redazione ImpresaCity

Huawei ha presentato a Monaco, al suo evento OTF (Operation Transformation Forum), una nuova soluzione pensata per agevolare il compito dei service provider che devono realizzare nuove architetture datacenter per i loro utenti, con una focalizzazione particolare sulle infrastrutture IT per gli enti pubblici. Battezzata Huawei ShapeCloud, è un insieme di moduli che la casa cinese ha strutturato in una offerta a più livelli, con funzioni mirate e complementari che vanno dalla progettazione stessa dei datacenter alla parte di gestione di ambienti ibridi e anche multicloud.

Si parte da ShapeCloud for DC Facility, che sovrintende alla parte progettuale e di gestione dei datacenter. Comprende anche tool di BIM (Building Information Modeling) e si basa su un approccio a componenti modulari, utile per delineare una infrastruttura IT personalizzata in base alle caratteristiche del progetto ma comunque dotata delle necessarie caratteristiche di alta disponibilità ed espandibilità dopo la prima implementazione. L'obiettivo è anche quello di velocizzare la realizzazione dei datacenter, che oggi mediamente richiede due anni di lavori.

Il secondo modulo della nuova soluzione Huawei è ShapeCloud for Hybrid IT. Qui l'attenzione si sposta sullo studio e soprattutto sulla gestione di ambienti multicloud, andando oltre la progettazione dell'infrastruttura fisica vera e propria. In questo campo Huawei gioca in particolare i tool di management che ha da qualche tempo riorganizzato nella linea Huawei CMP (Cloud Management Platform), affiancati dalla parte CloudMount per la migrazione da ambienti tradizionali al cloud.
ShapeCloud è completata da un modulo destinato in modo specifico ai service provider che lavorano con le Pubbliche Amministrazioni e con gli enti governativi. Il modulo ShapeCloud for B2B è pensato infatti per progettare e realizzare ambienti di smart government in cloud, grazie tra l'altro alla combinazione di servizi PaaS (Platform-as-a-Service) e di piattaforme Big Data.

L'impressione è che nell'ambito di ShapeCloud for B2B l'azienda cinese voglia lasciare ai service provider suoi partner una buona libertà di azione, dando loro diversi "mattoncini" da integrare secondo necessità, affiancandoli anche ad eventuali loro offerte lato IaaS (Infrastructure-as-a-Service). L'elemento chiave, lato Huawei, è che i componenti offerti in ShapeCloud for B2B sono aderenti ai requisiti di sicurezza e protezione delle informazioni richiesti in ambito e-government. Questo anche grazie - spiega Huawei - alla collaborazione strategica con la CSA (Cloud Security Alliance).

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