Il dato non è rassicurante, ed emerge dal report dei laboratori di
Trend Micro relativo alle minacce informatiche del primo semestre 2018: i
ransomware continuano ad abbattersi sull’Italia, che risulta il primo Paese in Europa, con il 12,94% dei ransomware di tutto il continente intercettati, e il decimo Paese nel mondo più colpito da questo fenomeno, preceduto nell’ordine da Stati Uniti, Brasile, India, Vietnam, Messico, Turchia, Indonesia, Cina e Bangladesh.
Se il trend ransomware si conferma nel nostro Paese, a livello globale il report “
Unseen threats, imminent losses” mostra però che
nel primo semestre 2018 i cybercriminali hanno adottato metodi meno clamorosi per rubare denaro e impadronirsi di risorse di computing, rispetto ai grandi attacchi del passato. Nel primo semestre i bersagli preferiti sono state le criptovalute. I laboratori Trend Micro hanno infatti registrato un incremento nel mining del 96% rispetto a tutto il 2017 e del 956%, considerando solo la prima metà dello scorso anno. Questo indica che
il trend cybercriminale è a favore di approcci più “dietro le quinte”, che mirano a rubare potenza di calcolo per il mining di cripto monete.
Un altro cambiamento di questa prima parte dell’anno riguarda l’utilizzo di malware inusuali, come i fileless, i macro e i small file malware. In particolare, le intercettazioni dello small file malware TinyPOS sono cresciute del 250%. Inoltre, la
Trend Micro Zero Day Initiative (ZDI), ha pubblicato oltre 600 avvisi nei primi sei mesi del 2018 e tra questi, le vulnerabilità SCADA sono raddoppiate. Le truffe Business Email Compromise si confermano in continua crescita.
In tutto il mondo, Trend Micro ha bloccato nel primo semestre un totale di
20.488.399.209 minacce. Per quanto riguarda
l’Italia, il numero totale di malware intercettati nella prima metà del 2018 è di 15.861.878, in flessione rispetto ai 19.014.693 dello stesso periodo dell’anno precedente.