Intel ha fatto debuttare la sua
nona generazione di processori con una connotazione significativa: tutte le CPU presentate sono destinate al
mercato desktop, mentre molto spesso i lanci di CPU riguardano prima il segmento dei
prodotti mobile. Non è del tutto una sorpresa: da un lato Intel deve rispondere ai lanci di AMD proprio in questo campo, dall'altro gli utenti dekstop "esigenti" sono tra i pochi che al momento sono
disposti a investire somme anche importanti per le configurazioni dei loro computer. Così i primi processori Intel di nona generazione riguardano in particolare
chi crea contenuti digitali, il mondo della realtà virtuale/aumentata e ovviamente i gamer.
Il processore di punta del lancio è il nuovo
Intel Core i9-9900K, esplicitamente indicato per il gaming. Integra 8 core per supportare sino a 16 thread e ha una frequenza operativa base di 3,6 GHz che può essere portata
oltre il limite simbolico dei 5 GHz (ma limitando il funzionamento a un solo core). Accanto al processore top Intel ha presentato anche le CPU
i5-9600K e i7-9700K, meno estreme: hanno rispettivamente otto e sei core e non supportano il multithreading.
Meno gaming e più creatività, invece, per i
nuovi processori della linea Core X. Si tratta di sette nuove CPU (i7-9800X, i9-9820X, i9-9900X, i9-9920X, i9-9940X, i9-9960X e i9-9980XE) che spaziano dagli 8 ai 18 core con supporto del multithreading. La maggiore potenza rispetto alla generazione precedente aiuta nelle
operazioni multimediali più pesanti, come la codifica/decodifica video o il rendering degli ambienti virtuali.
Chi ha bisogno di una potenza ancora maggiore ha a disposizione un altro nuovo processore: è lo
Xeon W-3175X, una CPU da 28 core con multithreading che Intel vede adatta per chi si occupa di design architetturale e industriale.
Non va confuso con altri processori Xeon sempre a 28 core destinati al momdo server. Si tratta di un processore pensato appositamente per le applicazioni desktop evolute.
Come accade da qualche tempo, il lancio di una nuova generazione di processori non significa per Intel il passaggio a un nuovo processo di produzione. La nona adotta ancora la
microlitografia a 14 nanometri "evoluta" indicata come 14nm++ che ha debuttato con i processori Coffee Lake. Per il processo a 10 nanometri
di massa c'è ancora da aspettare, ma almeno i processori top di questa nuova generazione (quelli senza multithreading)
integrano le modifiche hardware necessarie a risolvere alcune varianti della
vulnerabilità Meltdown.