Nel giudicare un sistema enterprise di
storage ovviamente non contano solo le prestazioni pure, misurate nel numero di operazioni di input/output al secondo. Ciononostante
Huawei può ora "sfoggiare" un primato significativo che le deriva dai recenti test dello Storage Performance Council: aver
superato per prima la soglia dei sette milioni di IOPS nel test SPC-1.
Più in dettaglio, lo Storage Performance Council ha certificato le prestazioni di un sistema basato sulla massima configurazione possibile per le unità
Huawei OceanStor Dorado18000 V3. Sedici controller Dorado sono stati connessi a 24 unità di storage all-flash per un totale di 464 drive SSD da 960 GB. Tutt'altro che un sistema "entry" - il
costo complessivo a listino è nell'ordine dei
2,6 milioni di dollari - ma in grado di scaricare a terra una potenza di I/O rilevante.
Il sistema Huawei ha infatti raggiunto un valore di performance pari a
7.000.565 IOPS per il test denominato SPC-1, che è stato studiato - si spiega - per "
simulare le funzioni tipiche di una applicazione business-critical". In questa definizione rientrano ad esempio, secondo lo Storage Performance Council,
i sistemi OLTP o quelli per la gestione di grandi database. Per riprodurre quelli che sono considerati gli elementi peculiari di questo tipo di applicazioni, il test SPC-1 è composto da una serie di workload che comprendono soprattutto operazioni di I/O ad accesso casuale, con lettura e aggiornamento dei dati.
Il primato del sistema basato su OceanStor Dorado18000 V3 conferma il fatto che Huawei sta saldamente prendendo
la testa delle classifiche storage per prestazioni pure. Se si considerano ad esempio i risultati dei test SPC-1 catalogati da inizio 2017 e relativi ai sistemi con almeno un milione di IOPS, la casa cinese conquista le prime quattro posizioni spaziando dai 7 milioni di IOPS del nuovo primato ai 4,5 di una configurazione con unità FusionStorage.
Solo NetApp sembra
potersi confrontare con le prestazioni pure dei sistemi Huawei, anche se a distanza (il top attuale delle prestazioni è intorno ai 2,4 milioni di IOPS). L'impressione è che gli altri produttori statunitensi abbiano spostato la loro attenzione dalle performance "grezze" in IOPS al comportamento dei sistemi di storage nelle applicazioni che richiedono
spostamenti di dati su larga scala. Alcuni esempi di queste applicazioni sono le elaborazioni di file di grandi dimensioni e le query massive verso database (come per gli analytics).
In questi ambiti le prestazioni pure misurate in IOPS sono solo uno dei possibili indicatori della resa complessiva dello storage. Tanto che lo Storage Performance Council ha definito
un pacchetto di test diversi (SPC-2) in cui primeggiano i sistemi
HPE e Fujitsu.