L'innovazione e la
digitalizzazione hanno preso piede soprattutto nelle aziende nordamericane, con gli europei a inseguire? È un luogo comune che non corrisponde più alla realtà dei fatti, secondo uno
studio che
Spiceworks ha pubblicato di recente. Per alcune tecnologie emergenti, come l'intelligenza artificiale e blockchain, i tassi di adozione europei sono persino
il doppio di quelli statunitensi.
A favorire in modo marcato questa maggiore propensione verso l'innovazione è stata, secondo Spiceworks, l'entrata in vigore del
GDPR. Di fronte al rischio di pesanti multe per una gestione inadeguata dei dati aziendali, le imprese hanno provveduto a
rivedere i loro processi e contestualmente ad adottare
soluzioni più evolute di protezione e sicurezza. In molti casi questo obbligo ha rappresentato anche - positivamente - l'occasione per valutare l'introduzione in azienda di nuove tecnologie.
Il campione di aziende europee analizzato da Spiceworks ha indicato che i tassi di adozione delle principali tecnologie innovative sono tutti abbastanza interessanti. In particolare spicca una diffusione del 35 percento per l'
automazione IT, tecnologia che viene inoltre considerata come quella che nel prossimo futuro avrà il
maggiore impatto sul business aziendale.
Sempre secondo le citazioni del campione, le altre
tecnologie innovative più diffuse nelle aziende europee sono WiFi gigabit (32 percento di citazioni), IoT (26 percento), infrastrutture convergenti (19 percento), container ed edge computing (18 percento), serverless computing (17 percento), AI e blockchain (13 percento).
Si tratta peraltro di
percentuali in forte evoluzione. Da qui al 2020 questa classifica delle tecnologie per diffusione non cambierà come ordine, ma le percentuali sono tutte destinate almeno a raddoppiare e, per quelle più contenute, anche triplicare.
Dato che la "benzina" per l'innovazione è stata portata dal GDPR, è prevedibile che alcune
tecnologie dedicate alla cyber security e alla protezione dei dati abbiano raggiunto percentuali di diffusione rilevanti. Il campione ha messo in particolare evidenza le soluzioni anti-ransomware (41 percento di citazioni), l'autenticazione hardware-based (38 percento) e i sistemi di breach detection (36 percento).
La propensione all'innovazione anche in campo sicurezza si vede nelle percentuali di adozione previste per il 2020 di alcune classi di soluzioni avanzate. Come quelle per la
sicurezza IoT, stimate al 48 percento tra le aziende europee e al 29 tra le nordamericane, o quelle di
protezione collegate alla intelligenza artificiale (43 percento in Europa, 25 in Nordamerica).