Huawei ha rafforzato il suo impegno per favorire lo sviluppo italiano di soluzioni e
piattaforme per le smart city. L'impegno si è in particolare concretizzato con due iniziative presentate durante lo Huawei European Innovation Day: l'avvio della seconda fase del progetto JIC del
Parco Tecnologico di Pula e il rinnovo della partnership tecnologica con la romana
Acea.
Il Joint Innovation Center (JIC) del Parco Tecnologico di Pula è nato due anni fa, è incentrato sull'ambito smart/safe city e vede la collaborazione di Huawei con il
CRS4, ossia il Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna.
In questi due anni di vita ha già portato risultati concreti. Dal punto di vista dello sviluppo, ha ad esempio realizzato una
soluzione di crowd detecting per la gestione in sicurezza, tramite conteggio e monitoraggio continuo, delle folle negli spazi aperti delle città. La soluzione adotta anche tecnologie per la rilevazione "anonimizzata" ma anche per il
riconoscimento facciale e comportamentale di soggetti potenzialmente pericolosi, segnalati attraverso fotografie caricate su un database.
In un caso molto particolare - il disastro dell’hotel di Rigopiano - il JIC ha poi messo a disposizione dei Vigili del Fuoco un sistema Rapid e-LTE Emergency Solution, che in sintesi permette di
creare una rete di telecomunicazioni "sul campo" dedicata in modo specifico alla gestione della sicurezza pubblica anche in caso di emergenza. La piattaforma supporta vari terminali per le comunicazioni multimediali ed è stata usata per
facilitare il recupero delle persone rimaste intrappolate dopo il crollo della struttura.
La seconda fase di attività del JIC, definita in uno specifico memorandum, prevede lo sviluppo di soluzioni e servizi ICT in ambito salute, trasporti, gestione dei rifiuti, logistica, sicurezza Industria 4.0. I primi servizi
verranno forniti al Comune di Cagliari, che così si trasforma in un nuovo "laboratorio" per i progetti smart/safe city.
L'accordo rinnovato con la romana Acea ruota sempre intorno ai temi delle smart/safe city ma comprende un singolo progetto pilota molto particolare, definito insieme al
Parco Archeologico del Colosseo e al Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il progetto prevede l’installazione di telecamere intelligenti e ad alta definizione all’interno del Parco Archeologico del Colosseo, con l'obiettivo di
garantire maggiore sicurezza nell'area e più in generale la protezione del suo patrimonio storico-artistico. In prospettiva, le tecnologie così implementate serviranno alla
gestione integrata e smart della zona turistica.