È attivo e in funzione dall’inizio dello scorso agosto il più recente
data center edge realizzato per potenziare il servizio Cisco Umbrella, grazie anche alla connessione diretta al MIX, il principale Internet Exchange operativo in Italia, a Milano. La nuova infrastruttura è il
trentesimo data center realizzato da Cisco e il primo in Sud Europa, nonché l’unico in Italia, dedicato al servizio di sicurezza Cisco Umbrella, la soluzione che fornisce sicurezza a livello DNS direttamente dal cloud per proteggersi nell’era della mobilità e dell’Internet of Things.
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Oltre a confermare l’interesse strategico di Cisco per l’Italia, questo investimento costituisce un ulteriore passo avanti nel nostro piano di investimento Digitaliani, volto ad accelerare la digitalizzazione del Paese," ha evidenziato
Enrico Mercadante, responsabile Innovazione, architetture e Trasformazione Digitale di Cisco Italia. "
La cybersecurity è al centro dello scenario tecnologico ed è oggi più importante che mai semplificare l'accesso a soluzioni di sicurezza avanzate, e renderle alla portata di tutti, soprattutto delle piccole e medie imprese, che spesso non hanno né il budget né le risorse per farlo in prima persona".
Tra le PMI che potranno cogliere per prime i vantaggi della nuova infrastruttura vi sono le circa
600mila imprese clienti di TIM protette da TIM Safe Web, il
servizio di sicurezza sviluppato da TIM in collaborazione con Cisco, lanciato lo scorso febbraio e divenuto una “best practice” a livello internazionale. TIM Safe Web, che
costa 3 euro al mese per ciascuna linea telefonica, indipendentemente dal numero di utenti che ne usufruiscono anche in wi-fi, offre una piattaforma di servizio sicura, basata su Cisco Umbrella e integrata nella rete TIM.
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L’obiettivo è quello di dare più sicurezza alle PMI, che spesso hanno scarsa consapevolezza delle minacce e non dispongono di forti skill specifici”, ha sottolineato
Federico Grifantini, Security Services, Infrastructure Solutions di TIM, spiegando che “
si tratta di un servizio semplice e non invasivo nel quale il cloud di Cisco è interrogato massivamente senza che la privacy dell’utente sia minimamente intaccata. Tipicamente, la mail è il vettore più utilizzato per intercettare l’utente e portarlo verso un sito malevolo con malware o phishing: il cliente clicca, ma viene interrogata la rete Cisco Umbrella e l’utente riceve un messaggio che il sito è malevolo, grazie alla threat intelligence. In questo modo, si riescono a proteggere i piccoli utenti aziendali da malware, quali ramsomware, phishing e altre attività dannose”.