Nulla di nuovo, a quanto pare, sotto il sole del
cloud infrastrutturale. Le analisi di Synergy Research Group sull'andamento del mercato dei servizi cloud infrastrutturali - quindi le componenti
IaaS e PaaS - indicano che AWS è saldamente in testa in tutte le regioni del mondo. Comprese quelle in cui potrebbe aspettarsi una certa concorrenza o quantomeno un certo dinamismo. La forza di AWS è accompagnata da quella dei suoi principali concorrenti (Microsoft e Google), lasciando assai poco spazio agli altri operatori.
I dati di Synergy delineano uno
scenario omogeneo in cui le poche anomalie sono ampiamente prevedibili.
AWS guida il mercato sia a livello globale sia nelle singole regioni: Nord America, EMEA, Asia-Pacifico e America Latina.
Microsoft e
Google sono stabilmente seconda e terza, solo nella regione APAC sono precedute da
Alibaba per la forza che il provider cinese ha nel suo mercato di casa.
Proprio Alibaba è l'unico cloud provider che sembra avere la forza di mercato necessaria per dare qualche pensiero ad AWS: pur operando di fatto solo una regione, ha comunque
abbastanza massa critica da portarsi al quarto posto globale superando
IBM e
Salesforce. La peculiarità del mercato cinese è dimostrata anche dalla presenza di
Tencent al quinto posto della regione APAC: è l'unico provider locale (ma un "locale" su un mercato di grandi dimensioni) a farsi notare nelle classifiche.
La Cina è un mercato molto particolare: qui i primi cinque cloud provider sono tutte aziende locali, a partire da Alibaba e Tencent. Man mano che
l'importanza del mercato cinese aumenta - oggi rappresenta circa un terzo della regione APAC - è prevedibile che il peso dei provider cinesi si faccia sentire anche su scala globale.
Altrove sembra proprio che non sarà così. Synergy fa notare che nel mercato cloud IaaS e PaaS c'è in generale poco spazio per le realtà che non abbiano una elevata massa critica a livello globale. AWS da sola fa il 40 per cento del mercato combinato IaaS/PaaS e se uniamo a questa percentuale quelle di Microsoft e Google
si arriva al 65 per cento. I fattori che possono spostare gli equilibri sono legati alle normative e alle questioni di sovranità dei dati, ma i grandi cloud provider
stanno rispondendo a queste dinamiche creando data center specifici nelle regioni del mondo e nelle nazioni le cui imprese che hanno necessità di mantenere geograficamente vicini i loro dati.
I piccoli cloud provider hanno poche opportunità. "
Possono servire mercati di nicchia, in particolare focalizzandosi su singole nazioni o regioni, ma non possono sperare di sfidare i leader di mercato", ha commentato John Dinsdale, Research Director at Synergy Research Group.