Il futuro di molti grandi nomi delle reti mobili (e non) si gioca nella
partita del 5G. Quindi non stupisce che a un anno circa di distanza dal debutto commerciale dei servizi mobili di nuova generazione - previsto più o meno da tutti nel 2020 - il mercato stia dando diversi
segnali di assestamento. Succede anche in casa
Nokia: la casa finlandese ha deciso una
ristrutturazione che, afferma, la posizionerà meglio per cogliere le opportunità del 5G.
L'idea di fondo appare quella di puntare su un
approccio integrato allo sviluppo delle nuove reti. È un dato di fatto che le infrastrutture delle telco interessate al 5G devono evolvere in una
logica più simile alle reti IT, senza una netta separazione tra parte mobile di accesso e parte fissa di trasporto. Ciò che conta sarà erogare servizi innovativi, la rete sottostante deve essere
abbastanza elastica e reattiva da adattarvisi in ogni momento.
Per questo dall'inizio del 2019 Nokia combinerà i business per ora del tutto autonomi di rete fissa (il Fixed Networks Business Group) e di rete mobile (l'analogo Mobile Networks Business Group). Saranno entrambi messi sotto il cappello della nuova
Access Networks Division, una mossa che secondo il CEO
Rajeev Suri permetterà di "
sfruttare in maniera più efficiente tutto il nostro portafoglio prodotti".
La riorganizzazione porta anche una
rivisitazione del management. I due business group infatti non scompaiono ma i loro responsabili saranno cambiati.
Tommi Uitto è stato nominato sin da subito responsabile della parte Mobile Networks. È da 23 anni in Nokia e viene dalla parte vendite dello stesso business group. Prende il posto di
Marc Rouanne, che lascia Nokia. Per il business group Fixed Networks non è stato ancora indicato il responsabile, come non si sa chi sarà a capo di tutta la Access Networks Division.