Dassault Systemes: sempre più digitale per la competitività delle imprese. Anche in Italia.

Il fil rouge della simulazione e del digital twin tocca sempre più settori di mercato, l'obiettivo per il 2019 è portare le tecnologie a una platea sempre più ampia di aziende

Autore: f.p.

Storicamente Dassault Systemes è stata associata al mondo SolidWorks, ma quella che resta la sua piattaforma probabilmente più diffusa oggi è solo un tassello di uno sviluppo che da tempo spazia tra modellazione e simulazione, tra tematiche Industry 4.0 e MES, dalla realtà aumentata al concetto del digital twin. Tutto questo declinato in ben dodici settori di mercato, da quelli più ovvi per una software house come Dassault (aerospaziale, costruzioni, meccanica) ad altri molto meno scontati (bioscienze, energia, Smart City).

L'attuale trasversalità di Dassault Systemes rappresenta anche la base della strategia di sviluppo per il 2019. Questa fa leva su alcuni punti chiave della sua visione tecnologica (il digital twin, la simulazione, il cloud) e sull'idea di mettere in grado una platea di aziende sempre più ampia di sfruttare tutte le funzioni delle varie piattaforme Dassault, andando oltre il singolo prodotto che magari già utilizzano.

Digital twin e simulazione vanno di pari passo e sono per Dassault Systemes sono un "fil rouge" già da qualche anno. Si tratta di due temi che si legano bene con il concetto dell'innovazione digitale, perché aiutano a progettare meglio i prodotti ma anche a ottimizzare i processi. I gemelli virtuali creati (e simulati nel loro funzionamento) con le piattaforme della software house francese vanno dai veicoli agli edifici, ma comprendono anche intere città (Singapore è il caso di riferimento) e un modello del cuore umano.


Il punto ora - spiega Gianluca Gonella, managing director Italia ed EuroMed di Dassault Systemes - è aiutare le aziende utenti ad andare oltre la concezione classica della simulazione meccanica. Portarle cioè a capire che si possono simulare molti altri fenomeni - come ad esempio quelli fluidodinamici, elettromagnetici o acustici - e applicare anche simulazioni più complesse che ne contemplano più di uno o due.

Parallelamente, c'è bisogno anche di illustrare che la simulazione è arrivata in settori anche molto lontani da quelli originari o più conosciuti. Il caso citato di Singapore mostra le possibilità della simulazione delle dinamiche dei trasporti, un altro settore in forte sviluppo è la simulazione dei processi logistici. E per andare ancora (molto) oltre, la modellazione molecolare della piattaforma Biovia si unisce alle funzioni della parte Simulia per simulare il comportamento di materiali che ancora non esistono.

Certi aspetti della simulazione e dei digital twin possono apparire futuristici ma il loro legame con la realtà è molto concreto ed è collegato alla competitività delle aziende in mercati che cambiano molto rapidamente. Le imprese oggi devono "Non solo ottimizzare il modo di produrre - spiega Gonella - ma soprattutto produrre cose nuove". Mai come in questa fase del mercato sbagliando s'impara e in questo senso "Con la simulazione diventa molto più interessante sbagliare: sbagliare è un modo per migliorare, è molto meglio poterlo fare a costo zero". Ossia virtualmente e non nella realtà.


Tutto questo vale anche per l'Italia, dove il problema non è la capacità che le aziende locali hanno di innovare ma quella di accedere a soluzioni e sistemi complessi. "In Italia abbiamo un tessuto di aziende capaci di fare innovazione come poche al mondo, oltretutto già configurate in reti e distretti sinergici", sottolinea Gonella. Queste imprese operano in sostanza come micro-multinazionali, ossia agiscono su mercati globali a dispetto delle loro dimensioni, che possono anche essere piccole.

Il fattore che permette loro di essere concorrenziali e proprio l'innovazione, che deve essere mantenuta e per questo deve poter fare leva su una ampia disponibilità di tecnologie a costi ragionevoli. Anche per Dassault Systemes la soluzione al problema viene dal cloud. I prodotti della software house sono utilizzabili anche in modalità SaaS e questo permette anche alle PMI di sfruttarli senza un investimento tecnologico impegnativo nella parte hardware. I servizi cloud di Dassault sono tra l'altro basati in gran parte su infrastrutture proprie, sulle quali l'azienda può intervenire direttamente per migliorarle.

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