Come sarà l’Italia nel 2022? Iperconnessa, più veloce e a tutto video, parola di Cisco

Lo studio Visual Networking Index, che guarda all’evoluzione del traffico sulle reti nel periodo 2017–2022, rivela che tra quattro anni il volume dati in Italia triplicherà, e ognuno di noi contribuirà con 62 Gb di traffico al mese

Autore: Redazione ImpresaCity

Internet esiste da quasi 35 anni: ha preso vita nel 1984, e oggi è composta da migliaia di reti pubbliche e private sulle quali transita una quantità sempre più enorme di dati.  Nel 2022 avverrà un sorpasso epocale: in quell’anno, tutto ciò che è connesso, cioè non più solo persone ma anche oggetti, macchine e processi, produrrà 4,7 Zettabyte di dati, ovvero più traffico di quanto ne sia stato generato in tutti gli anni precedenti. Lo studio Cisco VNI (Visual Networking Index), che guarda all’evoluzione del traffico sulle reti nel periodo 2017–2022, rivela tra l’altro che nel 2022 il 60% della popolazione mondiale userà internet, e che saranno online più di 28 miliardi tra device e connessioni, ma soprattutto che l’82% di tutto questo traffico IP sarà costituito da contenuti video. 



L’Italia non si sottrae di certo a questa vorticosa crescita: le proiezioni locali dello studio mostrano infatti un paese iperconnesso, più veloce, a tutto video, ma anche con molti più utenti Internet e sempre più mobile.  Nel dettaglio, il traffico dati sulle reti IP italiane triplicherà nel 2022, passando dai 14,5 Exabyte di dati prodotti nel 2017 a ben 43,6 Exabyte, mentre l’84% della popolazione italiana utilizzerà Internet, per un totale di 50 milioni di persone rispetto ai 42 milioni del 2017. Non solo: le “autostrade digitali” saranno sempre sempre più veloci, visto che la velocità media delle connessioni in banda larga fisse nell’Italia del 2022 sarà di 45,3 Mbps, quasi tre volte maggiore della media di 16,4 Mbps registrata nel 2017. Finalmente, il 99% delle connessioni supererà i 5Mbps, con un grande balzo in avanti: Cisco prevede infatti che ben il 70,4% delle connessioni fisse nel 2022 sarà più veloce di 25 Mbps,  mentre nel 2017 sono il 16,9 lo era, e il 58% supererà i 50 Mbps, contro il 6,8% del 2017.

Da notare anche che vi sarà una vera e propria accelerazione mobile: la velocità delle reti mobili, in corsa ormai verso il nuovo standard del 5G, aumenterà notevolemente. Secondo Cisco la velocità media delle connessioni mobili in Italia quintuplicherà rispetto al 2017: nel 2022 sarà di 41 Mbps. Ma soprattutto vi saranno sempre più “cose” connesse. L'Italia del 2022 sarà “abitata” da 513,5 milioni di device connessi, dalle macchine industriali alle auto, dagli elettrodomestici ai nostri smartphone; nel 2017 erano “solo 301,2 milioni”. Guardando nel dettaglio di questo dato, emerge chiaramente la trasformazione del concetto di “connettività”: solo il 3% degli oltre 500 milioni di “cose” connesse previste per il 2022 saranno i tradizionali PC ma ben il 72% saranno moduli M2M ovvero oggetti connessi ad altri oggetti, come per esempio i componenti delle macchine di nuova generazione che si stanno diffondendo nelle aziende manifatturiere.  

Inoltre, anche l’Italia sarò a tutto video, magari in Ultra HD: come a livello mondiale, la massima parte del traffico dati italiano (l’80% nel 2022) sarà generato dalla diffusione e fruizione di contenuti di tipo video, da Youtube alla videochat, dalle videoconferenze aziendali ai contenuti in streaming e on demand. Video che sarà sempre di maggiore qualità, grazie al parallelo aumento di velocità di banda che si verificherà nei prossimi anni. Sarà come se ogni secondo nel 2022 fossero scaricati o trasmessi in streaming 17.595 minuti di video.  Di tutto questo traffico, il 57,9% sarà video HD, il 16,9% Ultra HD e soltanto il 24,9% restante sarà in bassa definizione. Per fare un confronto, nel 2017 il video rappresentava il 69% del traffico Internet e i video Ultra HD rappresentavano solo l’1,1% del totale.

Infine, anche la casa non si sottrarrà all’abbraccio della connessione: sempre secondo Cisco VNI, nel 2022 la “casa media” (Internet household)  dotata di connessione internet produrrà ogni mese 116,3 Gigabyte di traffico, con un balzo del 156,22% rispetto al 2017, quando la media era di 46,2 Gigabyte.   Le case dotate di connessione in fibra di qualunque tipo produrranno ben 246,3 Gigabyte: il 124% in più delle famiglie prive di questo tipo di connettività in banda larga.

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