Il
CES di Las Vegas è tradizionalmente considerato come un evento dedicato al lancio di nuovi prodotti, specie nel
mondo PC e mobile. Quello che Intel ha portato sul palcoscenico della sua presentazione al
CES 2019 assomiglia di più al dipanarsi di una strategia a 360 gradi che, raccogliendo le fila di sviluppi tecnologici
anche molto diversi fra loro ma sempre sinergici, cerca di posizionare le tecnologie Intel in
tutti i principali campi della digitalizzazione rivolta al mondo consumer.
Certo in questo scenario rientrano le classiche piattaforme client, ma anche evoluzioni in ambito mobile, intelligenza artificiale, guida autonoma. Queste evoluzioni devono poi essere supportate da una
capacità elaborativa "a monte", quindi richiamano gli sviluppi in campo
datacenter e cloud. Non a caso l'evento Intel dedicato al CES ha coinvolto i principali esponenti della società:
Gregory Bryant per il Client Computing Group,
Navin Shenoy per il Data Center Group.
Intel al CES 2019: la parte client
Data la natura storica del CES, conviene partire dalla parte client. Qui l'annuncio più concreto è l'espansione della linea di processori
Intel Core desktop di
nona generazione, che ha debuttato lo scorso ottobre con una CPU da gaming (Core i9-9900K) seguita poi da altre due CPU: i9-9700K e i5-9600K. Dal CES in poi la famiglia comprende invece
complessivamente nove modelli.
Un primo esemplare del SoC LakefieldAlle tre CPU di partenza si sono aggiunte le loro versioni senza grafica integrata, siglate
Core i9-9900KF, i7-9700KF e i5-9600KF. Del tutto nuovi sono i processori
Core i3-9350KF (quad-core, senza hyperthreading e grafica, frequenza base di 4,0 GHz con "turbo" a 4,6),
Core i5-9400F (sei core, senza hyperthreading e grafica, frequenza base di 2,9 GHz con "turbo" a 4,1) e
Core i5-9400 (identico ma con grafica integrata).
Intel ha anche dato un'anteprima su due nuove generazioni di processori, entrambe basate su
microlitografia a 10 nanometri e pensate soprattutto per il mondo mobile. Nei prossimi mesi - diciamo prima dell'estate - dovrebbe debuttare in volumi la generazione denominata
Ice Lake, basata sulla microarchitettura Sunny Cove. Avrà grafica integrata di nuova generazione Gen 11, Thunderbolt 3 e
Wi-Fi 6.
Più avanti dovremmo vedere i primi esemplari di processori della nuova piattaforma
Lakefield, basata sulla tecnica di progettazione
Foveros. In questo approccio un chip può comprendere microcomponenti elettronici attivi posizionati uno sull'altro, il che porta a design di chip particolarmente compatti. La prima CPU Lakefield sarà ad esempio un processore a cinque core nato dalla combinazione di un core Sunny Cove e di quattro core più tradizionali derivati dai processori Atom.
Navin Shenoy, executive vice president, Data Center Group di Intel
Intel al CES 2019: dall'AI al 5G
Intel ha presentato diverse novità che riguardano anche le sue
piattaforme per datacenter. La principale è l'inizio delle consegne in volumi della nuova generazione di
processori Intel Xeon SP, nome in codice
Cascade Lake. La loro peculiarità più importante è il supporto nativo allo storage
Optane DC Persistent Memory e alle funzioni DL Boost per velocizzare la gestione degli algoritmi di machine learning. Dopo gli Xeon SP Cascade Lake vedremo la generazione
Cooper Lake a 14 nanometri e poi, annunciata proprio al CES 2019, la Ice Lake a 10 nm.
Continuano inoltre gli sviluppi dei
chip per l'intelligenza artificiale della divisione Nervana. Al CES 2019 è stato annunciato il chip
NNP-I (Neural Network Processor for Inference), che dovrebbe entrare ufficialmente in produzione quest'anno ed è stato sviluppato insieme a Facebook. Sempre quest'anno, ma qui c'è un maggiore margine di incertezza, Intel dovrebbe rilasciare un chip dedicato
all'addestramento dei modelli di AI, denominato Neural Network Processor for Training.
Intel è da tempo focalizzata sullo
sviluppo del 5G e in questo senso la novità annunciata è
Snow Ridge. Si tratta di un chip di networking prodotto con litografia a 10 nm, progettato per essere inserito nelle base station 5G ed eseguire qui funzioni di gestione degli accessi radio e di
edge computing. Dovremmo vederlo nella seconda metà del 2019.