Sembra strano parlare ancora di
Windows 7 dopo che più volte
abbiamo sottolineato come le aziende abbiano progressivamente adottato Windows 10. Analisi anche recenti indicano però che il vecchio sistema operativo di Microsoft è stato sì genericamente superato da Windows 10, ma è usato ancora da una fetta significativa di utenti:
intorno al 35 per cento, secondo osservatori che analizzano il traffico web come NetMarketShare.
La gran parte di questi utenti è aziendale e localizzata nelle imprese che, per vari motivi, non possono aggiornare tutti i loro sistemi a Windows 10. Diventa quindi importante ricordare che tra un anno (quasi) esatto, ossia il 14 gennaio 2020,
termineranno i cinque anni di supporto esteso che Microsoft ha programmato per Windows 7. Oltre questa data diventerà piuttosto "difficile" usare ancora il vecchio sistema operativo.
Tra un anno, infatti, Microsoft
smetterà di rilasciare patch gratuite e regolari di sicurezza per Windows 7. Il supporto in effetti continuerà sino a gennaio 2023 attraverso gli
Extended Security Update, ma questa possibilità (
come altre) riguarda solo le imprese con Windows 7 Professional e Windows 7 Enterprise in Volume Licensing, e con un costo crescente anno dopo anno.
L'andamento di Windows 7 e Windows 10 (più Windows 8 e Windows XP) negli ultimi sei mesi secondo NetMarketShare: il "sorpasso" è avvenuto a novembre 2018È ovvio che Microsoft spinge per l'aggiornamento a Windows 10 dei vecchi sistemi. Dato che però siamo nell'era del cloud,
l'alternativa consigliata è Windows Virtual Desktop, un nuovo servizio Azure di desktop virtuali con anche Windows 7, che tra l'altro comprende gratuitamente gli Extended Security Update citati prima. Windows Virtual Desktop al momento è in
versione preliminare e non ancora in anteprima pubblica. Supporta vari tipi di macchine virtuali su Azure e permette di migrare al cloud le licenze Windows 7 che l'azienda già ha.