Non va troppo male per il mercato IT 2019, secondo
Gartner. Le previsioni degli analisti indicano una crescita complessiva globale del
3,2 percento anno su anno, il che porterà il volume d'affari alla rispettabile cifra di
3.760 miliardi di dollari. La crescita sembra contenuta, è invece un indicatore positivo se consideriamo l'incertezza in cui si muove qualsiasi mercato tra segnali di recessione, Brexit e scontri politico-commerciali.
Ovviamente il mercato IT è esteso e la sua crescita complessiva nasconde dinamiche anche molto differenti fra loro, ricordano gli analisti. Ci sono segmenti di mercato che continuano a
declinare per saturazione (come i PC tradizionali), altri che hanno un
andamento ciclico e che nel 2018 sono andati troppo bene per replicare nel 2019 (come la parte infrastrutturale dei datacenter) o troppo male per non avere un "rimbalzo" (come gli smartphone). E altri ancora che invece porteranno una
crescita organica anche in prospettiva (come il mondo IoT).
Il passaggio al
cloud - "un driver chiave per la spesa IT", spiega Gartner - di una fetta sempre maggiore di imprese influisce sul mondo software, che cresce sensibilmente nella
parte applicativa proprio grazie alla crescita dei servizi Software-as-a-Service (SaaS). Il mercato dei
dispositivi dovrebbe crescere nel 2019, grazie a un ciclo di sostituzione anche nelle regioni più saturate (USA, Europa, Cina) dopo un 2018 negativo.
Le crescite percentuali maggiori del mercato IT 2019 le avremo ovviamente nei
segmenti più innovativi, come Internet of Things,
intelligenza artificiale, machine learning, API design o data science. Ma qui, avvisa Gartner, resta il
problema degli skill da sviluppare e da aggiornare. Oltre che le dinamiche di acquisto, nella valutazione degli investimenti iT contano infatti le competenze interne alle imprese.
Quasi la metà della forza lavoro IT, sostengono gli analisti, deve acquisire nuovi skill per supportare le iniziative digitali delle aziende. E
non è sempre semplice.