La rassicurazione è autorevole. È quella che viene da
Brad Smith, President e Chief Legal Officer di Microsoft, che rivolgendosi agli studenti in un
affollatissimo incontro di metà febbraio al Politecnico di Milano, ha voluto
sgombrare il campo dai ricorrenti allarmismi sulle conseguenze per l’occupazione derivanti dall’Intelligenza Artificiale e dalle nuove tecnologie in generale.
La presenza di una platea di studenti ha dato modo a Brad Smith di strutturare il suo intervento come una sorta di lezione, con esempi storici molto efficaci, conditi anche da alcune foto storiche della città di Milano, per sottolineare come
più volte nel passato la società abbia dovuto adattarsi al progresso tecnologico. È il caso dell’invenzione dell’automobile, oltre un secolo fa, che nel giro di poco tempo fece crollare la centralità nel settore dei trasporti dei cavalli e del relativo indotto. Determinando però un altro indotto costituito da stazioni di servizio o di meccanici per riparare le automobili. Più recentemente, ha proseguito Smith, lo stesso è accaduto con l’avvento dei personal computer, che ha di fatto determinato la scomparsa delle macchine da scrivere. E così via.
Etica al centro
Oggi siamo di fronte alle sfide poste dalla crescente affermazione dell’Intelligenza Artificiale, che sostituirà funzioni e soprattutto occupazioni facilmente automatizzabili come quelli dei call center, solo per fare un esempio tra i tanti. Una sostituzione che avverrà più prima che poi, visto che in alcuni primi casi è già realtà. Ma, ed è qui
il messaggio che Brad Smith ha cercato di trasmettere all’attenta platea del Politecnico di Milano, da una parte non tutti i lavori saranno sostituiti, e si tratterà soprattutto di quelli nei quali la componente di “empatia umana” è fondamentale, come è il caso per esempio degli insegnanti o di altre figure, che magari si serviranno dell’Intelligenza Artificiale per affinare il loro operato, e
dall’altra parte l’Intelligenza Artificiale farà nascere nuove figure professionali, come i data scientist.
Insomma, la rivoluzione che è alle porte non mette a rischio il lavoro, ma presuppone l’acquisizione di nuovi skill. Quest’ultimo aspetto, sottolinea Brad Smith, non riguarda solo i giovani: “
dovremo imparare tutti nuovi skill, e soprattutto non dobbiamo dimenticare l’aspetto etico. L’intelligenza artificiale sta aiutando l’uomo a raggiungere risultati incredibili, ma sempre tenendo l’etica al centro”.
Brad Smith, President e Chief Legal Officer di Microsoft
Un nuovo laboratorio a Milano
Di nuovi skill e di formazione si occupa infatti il
progetto Ambizione Italia, lanciato a inizio autunno da Microsoft. Proprio in occasione della sua visita in Italia, Brad Smith ha tenuto a battesimo un ulteriore sviluppo del progetto, chiamato “Ambizione Italia per la Scuola”. Si tratta di una nuova iniziativa intrapresa con Fondazione Mondo Digitale, allo scopo di preparare i ragazzi ai lavori del futuro. All’interno dell’iniziativa,
Microsoft estende la partnership con il Politecnico di Milano e, insieme all’Università Federico II di Napoli e al Politecnico di Bari, avvia il
terzo laboratorio dedicato ad AI e Big Data nell’ambito della collaborazione siglata con CRUI, la Conferenza dei Rettori delle Università italiane, per formare un
totale di 100 data scientist.
Più in dettaglio, all’interno dei corsi semestrali del Politecnico che già trattano i temi dell’intelligenza artificiale e dei dati, i docenti integreranno moduli online ed esercitazioni per consentire agli studenti di sperimentare le tecnologie, acquisendo ulteriori competenze specifiche che li renderanno più pronti alle sfide digitali del mondo del lavoro. A chiusura dell’esperienza, infine, i partecipanti potranno sostenere alcuni esami del
percorso di certificazione Microsoft Data Science.
Intelligenza Artificiale e Robotica per le superiori
Dal canto suo, il progetto
Ambizione Italia per la Scuola, nato dalla collaborazione tra Microsoft e Fondazione Mondo Digitale, coinvolgerà un totale di
250.000 studenti di età compresa tra i 12 e i 18 anni e 20.000 docenti in tutta Italia, impegnandoli in corsi per acquisire competenze nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale e della Robotica, attraverso un approccio esperienziale e l’uso di tecnologie digitali. Gli studenti si cimenteranno anche in laboratori di produzione, hackathon e maratone di creatività. I corsi si svolgeranno in 37 hub dislocati in 14 regioni italiane.
“
In Microsoft ci impegniamo da sempre per aiutare gli studenti ad acquisire le competenze digitali necessarie per affrontare i lavori del futuro. Ma preparare le nuove generazioni significa anche aiutarli a comprendere l’impatto etico, politico e sociale dei nuovi trend tecnologici. Ambizione Italia è un progetto importante che ci aiuta a fare entrambe le cose”, ha concluso
Brad Smith.