Le soluzioni di
automazione software rispondono a diverse esigenze, in relazione al mercato e alla realtà aziendale che le adotta. Nel settore
della consulenza e della System Integration è possibile sviluppare una mole di esperienza, di conoscenze e di possibilità di utilizzo trasversali ed estese a contesti produttivi dei più vari e complessi. È il caso di
Accenture, che non solo deve gestire la propria infrastruttura IT, ma si occupa anche e soprattutto di fare evolvere quella dei propri clienti. E qui l'inarrestabile
transizione al cloud sta dando una forte spinta alla diffusione di nuovi approcci alle IT operations.
"Tutti i nostri clienti - spiega
Mauro Capo, Cloud and Data Center Lead di Accenture - sono in qualche modo impegnati sul cloud, anche se ancora solo il 25 percento delle aziende con cui collaboriamo ha una strategia completamente cloud-first". Negli ultimi 12 mesi c'è stato un grande cambio di passo: la sensazione è che molti dei pregiudizi che ostacolavano il cloud siano venuti meno, o che comunque sia
più facile per le aziende comprendere il trade-off tra le opportunità e gli inibitori
all'adozione del cloud sui temi del costo, della sicurezza, degli skill e anche della capacità di generare consenso nelle business line intorno al trasformazione legata al cloud ".
L'
automazione software può sembrare un argomento che si introduce dopo una migrazione al cloud per gestire meglio i nuovi modelli di sviluppo delle applicazioni cloud-native, basati su microservizi o componenti PaaS, ma non è soltanto questo.
Mauro Capo, Cloud and Data Center Lead di Accenture"Nella migrazione verso il cloud - spiega Mauro Capo -
la velocità è tutto. Un cliente che sposa il cloud sposa in realtà un business case che ha una significativa bolla di costo iniziale e successivamente porta un beneficio costante e progressivo. Se non si velocizza la parte di migrazione,
quella bolla tende a dilatarsi e quindi ad erodere parte del ritorno economico che dovrebbe in realtà favorire il progetto cloud".
L'automazione aiuta a velocizzare proprio la fase di passaggio e per questo motivo "è fondamentale nei progetti di mass migration verso il cloud; quindi strumenti come
Ansible sono ampiamente utilizzati ", commenta Capo.
Ovviamente sono
adottati anche da Accenture stessa, che ne certifica i benefici. "Anche noi - racconta Mauro Capo - abbiamo fatto un salto di qualità in tema di automazione: per dare un dato, in quattro anni il numero di server che gestiamo per i clienti è più che quintuplicato. Riuscire a tenere il passo della crescita e mantenere il business sostenibile
è impossibile se non ci si dota di un framework di automazione e di intelligenza artificiale. Su Ansible c'è un generale consenso in Accenture, perché lo strumento è semplice, ha una curva di apprendimento veloce e aiuta a pensare in una logica di riuso. Questo è essenziale per chi deve far
crescere la produttività, valorizzando al contempo le skill delle proprie persone e garantendo una qualità del servizio sempre e comunque migliore".