Nel tempo le aziende hanno man mano ottimizzato la loro strategia cloud. Prima si parlava di cloud in generale, poi nella maggior parte dei casi
il cloud è diventato un cloud ibrido, ora si cerca la massima flessibilità garantita dal
multicloud. Chi sviluppa tecnologia si muove di conseguenza ma, come in qualsiasi campo, è meglio se la tattica si inserisce in una strategia ben delineata da tempo.
Secondo
Adrian McDonald, President EMEA Enterprise Business di
Dell Technologies, è proprio il caso della sua società: "Siamo arrivati al 2019 ma direi che andiamo avanti sulla linea che Michael Dell ha tracciato nello scorso decennio, con la convinzione che
stavamo entrando in una Era Digitale... Ancora oggi non ne conosciamo davvero tutte le potenzialità, ma Michael Dell era convinto sin dall'inizio che questo fosse il percorso da seguire e che bisognasse investirvi di più e in maniera più ampia. Nel mondo IT molte aziende hanno esaminato lo stesso scenario e hanno preso decisioni diverse. La nostra è stata di puntarci completamente".
La considerazione di partenza di Dell Technologies è che
le tecnologie della digitalizzazione avrebbero agito come moltiplicatore sia per le potenzialità delle imprese che le avrebbero adottate, sia per il mercato. Nell'Era Digitale il mercato tradizionale ("ammesso che si possa ancora dire che oggi esiste un mercato IT, dato che si sta trasformando
in molte cose diverse", sottolinea McDonald) avrebbe iniziato a crescere verso i 3-3,5 mila miliardi di dollari ("non c'è ragione per cui entro il 2030 non possa raggiungere i mille miliardi", spiega McDonald), sulla spinta della sempre maggiore diffusione degli strumenti digitali, in particolare in campo Big Data e analytics.
Adrian McDonald, President EMEA Enterprise Business di Dell TechnologiesLe
varie mosse che Dell ha fatto negli ultimi anni, compresa ovviamente l'acquisizione di EMC, vanno secondo McDonald proprio "nella direzione di seguire il percorso identificato in origine, ossia aiutare le aziende ad usare immense quantità di dati per condurre meglio il proprio business". Il che
ha evidentemente portato risultati positivi, se consideriamo che Dell Technologies è nata con un giro d'affari di circa 72 miliardi di dollari e a fine febbraio ha chiuso l'anno fiscale 2019 a quota 90,6. "Stiamo parlando di una crescita del 15-16 percento l'anno. Nel mercato del digitale non c'è nessuna azienda delle nostre dimensioni che cresce con questi ritmi", sottolinea McDonald.
Il motivo della crescita di Dell è semplice, in fondo: poter soddisfare le esigenze principali delle aziende clienti. Questo significa in primo luogo
una richiesta di agilità: "Tutti stanno cercando - spiega McDonald - di essere più agili, di portare molto più velocemente nuove applicazioni sul mercato, di seguire un modello "fail fast", di ottenere le informazioni per dare una migliore customer experience. Tutto ruota intorno a quest'ultima e alla fidelizzazione della clientela". E oltre all'agilità, i fattori chiave sono l'
attenzione alla sicurezza - o, per dirla meglio, alla "
cyber resiliency" - e l'opportunità che la digitalizzazione dà di
ridurre i costi, per investire di più in asset digitali o per una riduzione in sé delle spese.
Architect for choice, engineer for change
Dal punto di vista tecnologico "oggi siamo praticamente tutti d'accordo sul fatto che quegli obiettivi si possono raggiungere con le tecnologie multicloud", spiega McDonald. Anche se un
generico multicloud non basta. Servono ambienti che permettano un approccio "architect for choice and engineer for change", ossia che permettano sempre, e a più livelli, di scegliere la soluzione valutata come più opportuna in quel momento, e che siano capaci di
adattarsi rapidamente alle nuove necessità. E senza pericolo di trovarsi ingabbiati nelle proprie scelte: "Siamo passati attraverso vari ambienti IT che sono stati tutti a loro modo utili ma anche molto onerosi. Ora nessuno vuole che il multicloud sia una nuova trappola, le aziende non vogliono entrare in un ambiente specifico e restarvi bloccate", commenta McDonald.
La spinta verso il multicloud
richiede necessariamente apertura: non ci saranno ambienti IT completamente omogenei. "Provider come Microsoft, Google e AWS
stanno andando molto bene - spiega McDonald - e da questo punto di vista non prevediamo cambiamenti nel breve periodo. Ma l'idea che tutto stia passando al cloud pubblico non è vera, in modo particolare nel segmento enterprise". Mediamente, secondo Dell Technologies, le grandi aziende europee si stanno organizzando per passare in cloud pubblico il 5-10 percento della loro IT, mentre il 25 percento resta di applicazioni legacy, quindi principalmente mainframe o sistemi Linux che gestiscono applicazioni di core business. Il restante
65-70 percento dell'IT è sostanzialmente private hybrid cloud.
L'obiettivo di Dell Technologies è fornire le soluzioni grazie a cui questi ambienti siano allo stesso tempo performanti, efficienti e senza rischio di lock-in. In questo giocano un ruolo essenziale le offerte di
Pivotal e
VMware in quanto
piattaforme di base per sviluppare nuove applicazioni, virtualizzarle in container, corredarle di microservizi e ospitarle nell'ambiente multicloud di preferenza. "Per noi
è equivalente - sintetizza McDonald - se un cliente vuole usare AWS, Google o Azure, se vuole un cloud privato, se vuole mantenere le applicazioni legacy come sono... Quello che conta per noi è capire in che modo il cliente vuole portare avanti il proprio business, dare la nostra opinione e dopo offrire una piattaforma flessibile per le sue esigenze".
Questo
agnosticismo tecnologico aiuta Dell nei confronti delle imprese utenti ma anche più in generale del mercato. "Abbiamo sviluppato buone relazioni con i principali cloud provider e con le principali Telco. Proprio perché non abbiamo qualcosa che debba essere per forza nostro e non di altri, e volutamente non abbiamo creato o acquisito una grande divisione servizi, siamo anche i
partner naturali delle grandi organizzazioni che vogliono offrire servizi cloud", spiega McDonald.
Nella visione di Dell questa apertura diventa ancora più importante in prospettiva, perché le aziende che vogliono accelerare il proprio modo di operare
saranno sempre meno disposte a farsi rallentare dalle eventuali idiosincrasie dei loro
partner tecnologici. "Una volta le aziende avevano anche varie decine di partner, ora devono muoversi così velocemente che vogliono lavorare
al massimo con una decina. Dell Technologies è fra i primi tre partner, per molti clienti saremo anche il principale", sintetizza McDonald.