Dati economici positivi dal processo di integrazione fra Exprivia, società quotata al segmento Star di Borsa Italiana con il ticker XPR.MI, e Italtel nel primo bilancio consolidato del gruppo. Li hanno illustrati a investitori e analisti il
Presidente e amministratore delegato di Exprivia Domenico Favuzzi, e l’
amministratore delegato di Italtel Stefano Pileri, nuovo membro del CdA di Exprivia.
Il 2018, primo anno dell’ingresso di Italtel nel perimetro di consolidamento, presenta ricavi e margini in crescita, con un
fatturato di gruppo di oltre 623 milioni, superiori ai 614 milioni pro-forma dell’anno precedente, un Ebitda di circa 42 milioni, quasi raddoppiato rispetto al 2017, e il miglioramento della posizione finanziaria netta scesa a -214,6 milioni. Fra le unità produttive spicca il comparto Industry con una crescita del 10%, seguito dalla Sanità e dalla Pubblica Amministrazione. In linea con le previsioni l’attività nel comparto della Finanza e Assicurazioni e in quello Telco & Media.
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L’andamento dei conti economici del 2018 – ha affermato
Domenico Favuzzi -
è una evidente conferma della validità del piano di integrazione fra Exprivia e Italtel, a cui hanno contribuito i successi industriali dei progetti concepiti e sviluppati insieme dalle due aziende. In questo quadro di continuo progresso nell’integrazione in un unico gruppo, si inserisce anche l’ingresso per cooptazione dell’amministratore delegato di Italtel Stefano Pileri nel nuovo CdA di Exprivia, il cui contributo riteniamo essenziale per continuare la costruzione di uno dei più grandi player del settore tecnologico a livello nazionale e internazionale”.
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Il primo anno di consolidamento di Italtel all’interno del gruppo costituito con Exprivia – ha sottolineato
Stefano Pileri -
ci trova soddisfatti per il contributo fornito, sia in termini di ricavi sia per l’operatività comune sviluppata in progetti e soluzioni in Italia e all’estero. Presentarsi come interlocutore unico, in grado di seguire anche i progetti più complessi lungo l’intero ciclo di vita, dimostra la capacità di fare sinergia e di andare sul mercato con strumenti e competenze adatte a anticipare l’innovazione tecnologica nell’ICT e a soddisfare la domanda di trasformazione digitale”.