Si è chiuso un anno indubbiamente movimentato (il 2018) e se ne è aperto uno (il 2019) che nelle intenzioni dovrebbe portare una accelerazione decisiva nel
percorso di trasformazione definito dopo l'acquisizione da parte di Pillarstone. È un po' questa la fotografia dello stato attuale di
Sirti, che si sta man mano cambiando pelle: da nome "storico" nel campo delle reti di telecomunicazioni ad una azienda con
competenze più trasversali e legate alla Digital Transformation. Senza però perdere, in questo percorso, il valore sviluppato sinora.
Roberto Loiola, Amministratore Delegato di Sirti, non nasconde che la transizione della società ha avuto i suoi punti critici. La gestione dei dipendenti è stata certamente uno di questi. Negli scorsi anni il mercato tipico della "vecchia" Sirti - le telecomunicazioni - ha visto una importante flessione in valore (c'è troppa concorrenza sui prezzi, in
attesa del 5G) e ciò ha creato
una forte pressione sulla società. Da qui gli esuberi, che grazie a un accordo sindacale sono stati gestiti senza licenziamenti ma con prepensionamenti, contratti di solidarietà e riconversioni di personale.
Cambiare, anche gradualmente, la natura di un'azienda che sfiora il secolo di vita (Sirti è nata nel 1921) resta comunque un compito non banale. I
risultati finanziari del 2018 da questo punto di vista sono considerati positivi, anche se i
675 milioni di euro di ricavi rappresentano un calo rispetto ai 673 del 2017. Quello però era stato un anno particolarmente positivo per la partenza di molti progetti. Comunque l'EBITDA del 2018 (
5,2 percento) è superiore a quello del 2017 (4,4) ed è questo il segnale più importante del cambio di rotta della società.
Attualmente Sirti è organizzata in quattro Business Unit (Telco Infrastructures, Transportation, Energy, Digital Solutions) che
vedono dinamiche di mercato molto diverse. Nel mondo
Telco è prevedibile che gli investimenti degli operatori rallentino dopo le spese fatte sinora per il 5G, spese che devono ancora avere un ritorno. Peraltro quest'ultimo è difficile da stimare e prevedere, un elemento che spinge molti operatori alla cautela. Poco dinamico anche il settore dei
trasporti, dove però Sirti può contare su un backlog di ben 500 milioni di euro (su 1.300 totali) che avrà tutto l'interesse a sbloccare. Le divisioni
Energy e
Digital Solutions sono quelle più dinamiche e sui cui puntare, specialmente la seconda perché il business della prima va stabilizzandosi dopo una fase di forte crescita.
I piani a medio termine di Sirti sono ambiziosi -
per il 2022 si punta a ricavi per oltre 800 milioni di euro ed a un EBITDA superiore all'8 percento - e si possono raggiungere puntando a rendere il business dell'azienda più "digitale" e diversificato. La
diversificazione serve a ridurre la dipendenza di Sirti dall'andamento del business in mercati specifici, dipendenza che è comunque una vulnerabilità. Per questo la società prevede di raggiungere entro il 2022 un
equilibrio tra il business portato dalla componente Telco e quello delle divisioni non-Telco, mentre oggi la prima porta oltre il 60 percento del giro d'affari complessivo.
La "
digitalizzazione" del business deriva dall'intenzione di dare una importanza crescente alla divisione Digital Solutions, grazie alla quale Sirti intende proporsi come system integrator preferenziale in molti settori. Per questo
servono però competenze negli ambiti tecnologici più importanti della Digital Transformation (cloud, edge computing, virtualizzazione, Software-Defined Networking, cyber security...) ed è in quest'ottica che va valutata la recente acquisizione della maggioranza di
Wellcomm Engineering.
Specializzata in soluzioni e servizi di cyber security, Wellcomm porta in dote le sue competenze tecniche in quel campo, giudicate
complementari a quelle che Sirti ha sviluppato di suo. E anche la possibilità per Sirti di entrare in mercati in cui sinora era stata poco presente (principalmente il Finance) e di proporre le proprie soluzioni ai clienti tradizionali di Wellcomm (e ovviamente anche il viceversa, in
piena logica di cross-selling). Wellcomm peraltro potrebbe essere solo il primo esempio di come sviluppare competenze e accesso ai mercati tramite acquisizioni, un esempio che potrebbe essere replicato in ambito
cloud.
Un altro elemento su cui intende puntare Sirti è la
sinergia tra le sue divisioni. Un po' tutti i clienti stanno puntando verso soluzioni contraddistinte da un maggior grado di innovazione e digitalizzazione, questo apre la strada al
coinvolgimento trasversale della divisione Digital Solutions anche nei mercati già indirizzati, ma in modo diverso, dalle altre componenti dell'azienda.