E’ una
Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia in evoluzione quella che oggi opera in Italia: attenta alle
esigenze del cliente e alle
trasformazioni del mercato, che si è organizzata con l’obiettivo di
supportare gli studi professionali e le aziende nel tenere il passo in uno
contesto sempre più complesso a livello
normativo, tecnologico e di mercato.
“Siamo nel pieno di un vero tsunami che sta trasformando profondamente il modo di fare business e, in questo senso, Wolters Kluwer si è riorganizzata per supportare i clienti ed avere successo in questo nuovo scenario”, afferma
Alessia Berra, Product Management & Marketing Director, Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia.I trend normativi …
Alessia Berra spiega lo
scenario odierno, in cui
il Governo italiano ha intrapreso un cammino di digitalizzazione corposo (730 precompilato,
fatturazione elettronica, …) con l’obiettivo principale di
intercettare l’evasione fiscale e, più in generale, d
i automatizzare tutti i servizi della PA al cittadino, rendendo, di fatto, più efficiente il tessuto economico italiano costituito in prevalenza da piccole e medie imprese che si devono
dotare di strumenti digitali.
“Lo spartiacque temporale è ben rappresentato dall’adozione a inizio anno della Fatturazione Elettronica, con cui si è passati dalle teorie sulla digitalizzazione a una concreta e massiva applicazione, per spingersi all’obbligo di revisione contabile per le società di capitali. A gennaio è stato emanato il decreto sulla riforma del diritto fallimentare e crisi d’impresa che chiama tutte le aziende a dotarsi di un organo di controllo esterno e di meccanismi e strumenti organizzativi in grado di prevenire la crisi o comunque in grado di coglierla per tempo; tutta una serie quindi di nuove normative che impongono profonde trasformazioni in particolare nel mondo degli studi professionali", racconta.
Alessia Berra, Product Management & Marketing Director, Wolters Kluwer Tax & Accounting Italiae quelli di mercato e tecnologiciI clienti dei studi e delle aziende seguite da Wolters Kluwer si trovano a operare in un
mercato sempre più competitivo anche a livello internazionale, ma anche
più saturo dove
i clienti sono più informati e dispongono di una
mole crescente di dati da analizzare e da cui devono
trarre informazioni utili per pretendere decisioni in modo rapido e consono per il proprio business. E l
a tecnologia corre veloce, fa passi evolutivi da gigante e
permette di fare conse inimmaginabili fino a qualche anno fa: la
Business Intelligence permette di ricavare dati presenti nel gestionale utili per il business, la fabbrica si automatizza
(Industria 4.0), l’I
ntelligenza Artificiale si applica anche alla contabilità per liberare l’uomo da lavori ripetitivi, emerge la
robotic accounting e
la blockchain come possibilità di effettuare transazioni intrinsecamente sicure.
Il commercialista: un ruolo in trasformazioneChe
impatto ha tutto ciò sul cliente di Wolters Kluwer, in particolare sui commercialisti?
“Molte delle attività ripetitive oggi diventate commodity, in cui i commercialisti agiscono da cinghia di trasmissione per l’Agenzia delle Entrare non saranno loro più richieste; il cliente infatti agirà in autonomia. Questo non significa che il commercialista sparirà ma, anzi, sarà chiamato sempre più a operare come consulente soprattutto delle piccole aziende che si appoggiano a loro per la contabilità. Molti commercialisti diventeranno dei CFO esterni le piccole imprese, responsabili amministrativi”, chiarisce Alessia Berra.
Pierluigi Cetera, dottore commercialista a capo dell'omonimo studio Studio Cetera: il commrcialista al passo coi tempiA raccontare l
'evoluzione del ruolo del commercialista è
Pierluigi Cetera, dottore commercialista astigiano, titolare dello
studio che porta il suo nome (attivo dal 1998, 9 dipendenti e un collaboratore esterno, circa 300 clienti medio piccoli - artigiani o piccole imprese con un fatturato non superiori ai 4-5 milioni di euro):
“La fatturazione elettronica ha rappresentato una svolta epocale così come è stato nel 1998 per le dichiarazioni telematiche. Questo processo di digitalizzazione ha costretto i professionisti a ripensare il proprio ruolo: la discriminante digitale è e sarà sempre più determinante per il successo della categoria. In Italia siamo circa 120 mila commercialisti; ben pochi possono sopravvivere facendo solo pura consulenza senza fare la contabilità.” E prosegue: Sono favorevole a un processo di digitalizzazione diffuso ma l’Agenzia delle Entrate spesso non ci viene incontro. Ad oggi sono state processate oltre 1 miliardo di fatture elettroniche grazie anche al lavoro dei commercialisti che fanno da filtro tra il cliente e l’Agenzia delle Entrate. Negli ultimi sei mesi ho svolto più il ruolo di consulente informatico che quello di commercialista. Mi piace seguire l’azienda cliente, consigliarla e farla crescere. Ora però è solo una battaglia di costi e molti vedono solo gli svantaggi della digitalizzazione. Ma non è così: forse dopo tanta confusione si inizia a vedere qualche vantaggio.”
L'aiuto del software gestionale
Il
supporto al lavoro del commercialista arriva da aziende come Wolters Kluwer in grado di offrire a realtà come lo Studio Cetera dei
software al passo coi tempi. “La digitalizzazione porta a una conoscenza migliore del cliente. La fattura elettronica per esempio ci dà un controllo assoluto del cliente e in futuro ci permetterà di fornire una consulenza molto più mirata, precisa e veloce, per sesguire passo passo i clienti nella gestione del loro quotidiano. L’utilizzo di Fattura Smart di Wolters Kluwer porta i clienti nel sito del mio studio, consentendoci di fidelizzarli maggiormente”, spiega Pierluigi Cetera,
Lo Studio Cetera ha optato per il software Wolters Kluwer dalle sue origini, avendo in essere in precedeenza una relazione con Osra (entrata nella sfera Wolters Kuwer):
“Sposo completamente la logica del sofware in cloud, come modalità di fruizione che ci libera da tanti vincoli. A oggi il 60% dei clienti utilizza il prodotto; altri sono ancora fermi ad Excel. A breve ci spingeremo anche verso Genia. Abbiamo creato una relazione forte, win-win con la filiale italiana di Wolters Kluwer", continua Pierluigi Cetera.
La nuova strategia per il mercato italianoDi fronte a uno scenario in evoluzione così delineato,
Wolters Kluwer in Italia ha riorganizzato la propria strategia focalizzando lo sviluppo delle proprie soluzioni gestionali su
due aspetti principali: l’efficienza operativa, attraverso soluzioni collaborative capaci di gestire il flusso end to end tra i vari soggetti non soffermandosi solo alla relazione con lo Studio e l’ Azienda ma coinvolgendo l’intero ecosistema (clienti, fornitori, PA e banche):
la creazione di valore facendo leva sull’elevata adattabilità delle proprie soluzioni alle esigenze specifiche dei clienti e utilizzando potenti motori di BI per estrapolare informazioni dalla mole enorme di dati in tempo reale al fine prendere decisioni corrette.
Per non ‘appensantire’ i clienti in differenti momenti dell’anno l’azienda ha altresì deciso di
concentrare gli annunci e gli upgrade di prodotto in due finestre temporali specifiche dell’anno, per concentrare i momenti formativi e informativi: a
febbraio e luglio.Gli annunci tecnologici più recentiEd ecco che
le novità di questo mese di luglio seguono
tre declinazioni: soluzioni di
conservazione della fatturazione elettronica (è l’ultimo miglio del processo di fatturazione) con gli applicativi
Conservazione Smart e
SMART per Arca (dedicato al mercato PMI), nonché la soluzione
ARKon di archivizione elettronica e conservazione digitale – soluzioni che consentono di gestire la tematica direttamente oppure mettendo i clienti stessi nella condizione di gestire in autonomia il tutto, integrate con i gestionali per i professionisti e le aziende; due
nuovi moduli verticali di Arca Evolution, l’ERP per le aziende – uno per il
settore manifatturiero (gestione della Produzione) e
per la gestione dei beni aziendali a noleggio; la soluzione
Budget Personale per il mondo paghe (payroll) che consente di fare un calcolo previsionale dei costi del personale, un'attività consulenziale fino ad oggi ad appannaggio dei grandi studi paghe che dovrebbe agevolare i piccoli studi ad agire in modo più autonomo per fornire servizi a valore aggiunto ai loro clienti.