HPE Aruba, la nuova frontiera dell’edge

Il networking di casa Hewlett Packard Enterprise guarda alle opportunità da cogliere proprio dove vengono generati i dati e a nuove offerte per il segmento delle PMI

Autore: Edoardo Bellocchi

Durante Atmosphere 2019, l’evento svoltosi a giugno in Croazia e dedicato a partner, clienti e sviluppatori di HPE Aruba, Keerti Melkote, co-fondatore e presidente della società, lo aveva espresso in termini molto chiari: “le aziende trovano difficoltà a declinare concretamente nel business le innumerevoli possibilità che offrono oggi le tecnologie. Lo vediamo soprattutto nell’ambito delle reti, alle quali si chiede sempre più di connettere diversi ecosistemi, mentre invece spesso non sono state progettate per i nuovi scenari di tipo cloud, e quindi non sono ancora sufficientemente flessibili per le esigenze dell’Internet of Things e soprattutto per tutte le potenzialità dell’edge computing”.  
Keerti Melkote, co-fondatore e presidente di HPE Aruba

Migliorare la user experience

Le tecnologie edge, ovvero quelle che gestiscono e analizzano in dati nel punto in cui ci si connette alla rete, sono al centro dello scenario descritto anche in una ricerca realizzata da Fast Future in collaborazione con la stessa HPE Aruba. La tesi di fondo della ricerca, tradotta in un libro intitolato “Opportunity at the Edge: Change, Challenge and Transformation on the Path to 2025” e presentato durante Atmosphere 2019, è che i prossimi cinque anni segneranno un deciso cambio di rotta da parte delle aziende in direzione dell'edge di rete, dove le tecnologie emergenti possono essere messe a frutto per migliorare le user experience, trasformare i modelli di business e generare notevoli opportunità.  

L’edge per trasformare

La ricerca è stata realizzata all’inizio di quest’anno proprio allo scopo di identificare le possibilità offerte dalle tecnologie edge nell’arco dei prossimi tre-cinque anni, analizzando tra l’altro anche gli insight di 19 CIO e il punto di vista di 200 opinion leader di tutto il mondo. Tra le principali tendenze emerse dallo studio spicca in primo luogo il fatto che l'edge di rete ha le chiavi per trasformare i settori economici: l’edge è infatti strutturato per consentire e sfruttare esperienze digitali moderne nel punto di convergenza tra persone, app e cose, permettendo ai clienti e all'ecosistema dei partner di trasformare i relativi insight in modo da creare “esperienze” per dipendenti e clienti. Questo permette alle aziende di diversi settori, come per esempio il retail, la sanità e l'hospitality, di capitalizzare su dati e insight per fornire a consumatori e clienti finali nuove esperienze immersive. Nuove tipologie di esperienze come l’engagement mobile in base a dove ci si trova, le cure mediche digitalmente assistite e le sale riunioni user-aware possono dare sicuri vantaggi competitivi.

Personalizzazioni spinte

Ma la prospettiva più interessante emersa dallo studio è che da qui a sei anni un terzo delle aziende darà vita a una “personalizzazione mainstream” abilitata dall’edge-enabled. Più di due terzi (il 67 per cento) degli intervistati è convinta che almeno il 30 per cento delle aziende utilizzerà l'edge allo scopo di creare una “personalizzazione mainstream” nei prossimi cinque anni. Dall'aula di scuola all'ufficio, dal punto vendita fino alle sedi di grandi eventi, le tecnologie edge permetteranno di fornire servizi rispondenti alle crescenti aspettative degli utenti in termini di esperienze immediate e sempre più ritagliati sulle singole persone.  

Opportunità da cogliere

Però, per quanto le opportunità offerte dall'edge siano considerevoli, le aziende che si sono già mosse rapidamente per approfittarne sono tuttora un numero relativamente limitato, anche perché non basta la semplice implementazione delle tecnologie. Occorre ripensare l'intera strategia di business, ma con la certezza che i vantaggi opportunità da cogliere sono sicuramente interessanti, come ha sottolineato Melkote durante Atmosphere 2019, evidenziandone alcuni in particolare. Dalla possibilità di riprogettare le esperienze sia di chi lavora sia dei clienti finali alla riduzione fino a dieci volte dei tempi dedicate alle sperimentazioni, passando per la possibilità di concepire tutti i processi aziendali come processi digitali, per arrivare a generare nuove opportunità di business non solo per l’ambito enterprise ma anche per le Piccole e Medie Imprese, per un totale che supera il bilione di dollari.

Obiettivo PMI

Un riferimento non casuale, quello alle imprese di minori dimensioni, visto che proprio nel corso dell’evento di inizio giugno è stato alzato il sipario sulla nuova offerta di soluzioni, denominata Instant On, studiata specificamente per risolvere le esigenze presenti e future delle piccole e medie aziende, garantendo la capacità necessaria per poter crescere. La gamma Instant On è composta inizialmente da access point Wi-Fi per interni ed esterni, studiati in modo da fornire una connettività wireless sicura ad alta velocità all'insegna della semplicità di configurazione e di gestione, “ma garantendo sempre la qualità, le prestazioni e l'eccezionale supporto per i quali HPE Aruba è conosciuta sul mercato”, ha sottolineato in sede di presentazione Morten Illum, Vice President Emea di HPE Aruba.

La famiglia Instant On

Il primo set di Access Point della gamma HPE Aruba Instant On sarà disponibile dal terzo trimestre di quest’anno, e fa parte di un portafoglio basato sulla tecnologia di casa 802.11ac Wave 2, che propone anche una app mobile semplice e intuitiva per facilitare le operazioni di configurazione e gestione, unitamente a funzionalità di sicurezza di punta, tra cui la conformità con i più recenti protocolli di autenticazione e la visibilità sulle applicazioni, la tecnologia Smart Mesh per facilitare l'espansione della rete nelle aree difficili da cablare, e infine opzioni per posizionamento su scrivania, a soffitto e a parete, in modo da rispondere a numerosi ambienti, anche di tipo particolare: sono infatti previsti cinque diversi modelli di Instant On, uno dei quali per l’esterno.

L’impulso sui partner italiani



Fabio Tognon
I contenuti di Atmosphere 2019 sono stati successivamente commentati e declinati per il mercato italiano da Fabio Tognon, Country Manager della divisione Aruba di Hewlett Packard Enterprise in Italia, che ha sottolineato come quello di Instant On sia “un annuncio particolarmente rilevante per il mercato italiano e per i nostri partner”, anche in relazione al fatto che “un buon 40 per cento del nostro fatturato in Italia deriva proprio dal segmento delle Piccole e Medie Imprese”. È anche per questo che “prevediamo che Instant On ci dia modo di coinvolgere ancora di più il canale, dal quale già passa tutto il nostro fatturato, arricchendo il ruolo fondamentale dei nostri distributori nella gestione del network di partner, per fare in modo che siano ancora più in grado di raggiungere i clienti sul territorio”, ha concluso Fabio Tognon.

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