Google intende investire, nel corso dei prossimi due anni,
tre miliardi di euro per lo sviluppo dei suoi data center in Europa. L'annuncio è stato fatto
direttamente dal CEO
Sundar Pichai, durante una sua visita in Finlandia. Qui Google ha dal 2009 un data center - ad Hamina, vicino al confine russo - per il quale ora intende investire altri 600 milioni di euro.
Complessivamente si stima che dal 2007 Google abbia investito qualcosa come
15 miliardi di euro per le sue infrastrutture digitali europee. Queste comprendono data center in Belgio (a St. Ghislain), Irlanda (Dublino), Olanda (Eemshaven) e appunto Finlandia. Più un nuovo data center, non ancora realizzato, che avrà sede a Fredericia, in Danimarca.
Proprio di recente Google ha anche annunciato "il più grande acquisto di energia rinnovabile" della sua storia. Si tratta di un complesso di 18 contratti per un totale di
1.600 Megawatt di potenza. Quasi la metà - 793 Megawatt - di questa energia "verde"
è destinata proprio ai data center europei. La scelta è motivata anche dal fatto che Google considera i suoi data center del Nord Europa, in particolare quello finlandese, "un modello di sostenibilità ed efficienza energetica per tutti i nostri data center".
Gli investimenti per l'Europa di Google si mettono
nella scia di altri che i principali cloud provider hanno messo in atto o quantomeno
annunciato. Questo per due fattori principali. Da un lato c'è l'attenzione delle aziende europee a
dove sono conservate le proprie informazioni. Sempre più imprese vogliono infatti la certezza che queste siano a (quasi) portata di mano, cioè in Europa se non proprio nella medesima loro nazione.
Parallelamente, l'infrastruttura IT di molte aziende si sta man mano
frammentando in una collezione di risorse e servizi "delocalizzati" tra on-premise,
edge e (multi)cloud. In questo scenario la
vicinanza fisica tra l'azienda e il suo cloud aiuta a garantire comunicazioni più veloci, a tutto vantaggio delle applicazioni che l'azienda stessa usa.