Come di consueto,
Fortinet ha descritto il suo punto di vista sulle evoluzioni attuali della cyber security nel suo
Threat Report. L'edizione
più recente indica un aumento nel volume degli attacchi informatici e quindi dei rischi associati. La crescita stimata degli attacchi è del 4 percento, quindi apparentemente contenuta ma da prendere comunque in considerazione.
Ancora in evidenza gli attacchi di
tipo ransomware, che sono ormai una forma di "microcriminalità digitale". Diminuisce cioè la somma richiesta mediamente come riscatto in un attacco ransomware, ma aumenta il numero assoluto di attacchi e quindi, in definitiva, l'importanza del
fenomeno.
Da seguire con attenzione anche le forme di
attacco mirato che usano le stesse tecnologie dei ransomware ma prevedono, prima dell'attacco vero e proprio, una fase di studio per colpire
con precisione i bersagli ottimali.
L'ampliamento della superficie di attacco potenziale nelle aziende spinge i fornitori tecnologici come Fortinet a
muoversi a 360 gradi. Le soluzioni quindi comprendono elementi che spaziano dalla micro-segmentazione delle reti alla protezione di
ambienti eterogenei, dal legacy al
multicloud. Lato più spiccatamente infrastrutturale, i temi caldi sono la protezione delle reti SD-WAN e in prospettiva delle reti mobili 5G.
La visione più ampia
Il suggerimento è sempre quello di
affrontare la sicurezza con una logica progettuale, parlando di piattaforme più che di singoli prodotti. Proteggersi cioè con una risposta che sia il più possibile integrata. Ed aperta ai diversi possibili fattori abilitanti per la cyber security, a partire dal
cloud (ibrido e multicloud).
In casa Fortinet l'approccio in linea con queste raccomandazioni si conferma quello del
Fortinet Security Fabric, quindi una collezione di piattaforme e soluzioni che
condividono una tecnologia di sicurezza integrata. Questa si declina in varie forme garantendo agli utenti, nella visione della società, sia visibilità sulle risorse da proteggere sia una capacità di risposta veloce ed esaustiva.