Prosegue il rinnovamento dell’offerta di Avaya. Dopo la soluzione di Unified Communications as a Service rivolta in particolare al segmento delle PMI,
annunciata la scorsa primavera, è oggi la volta di un’
offerta più specificamente indirizzata alle aziende più strutturate e di maggiori dimensioni, che fa parte della proposta più generale OneCloud di Avaya ed è denominata ReadyNow.
È
Armando Capone, Sales Engineering Manager Italy and South East Europe di Avaya, a raccontare a ImpresaCity le caratteristiche salienti della nuova offerta, con la quale Avaya “
aggiunge un tassello ulteriore alla propria offerta OneCloud, offrendo con ReadyNow un servizio di comunicazioni in cloud privato rivolto in primis alle aziende di medie e grandi dimensioni, cioè con almeno 200 agenti in caso di Contact Center e 2000 punti di accesso in caso di Unified Communications”.
Ambiente cloud privato e sicuro
In sostanza,
con ReadyNow le aziende possono usufruire in un ambiente cloud privato e sicuro delle soluzioni Avaya di Unified Communications e di Contact Center. Il
servizio è già disponibile e “
rappresenta un investimento importante per Avaya, dal quale ci aspettiamo molto in termini di accoglienza da parte del mercato, in quanto è indirizzato principalmente a sostituire gli impianti legacy oppure quelli che hanno dimensioni molto grandi di installato, e che spesso presentano anche fee di manutenzione piuttosto elevati”, prosegue Capone, sgombrando però il campo dalla possibilità che la nuova offerta “cannibalizzi” anche la base di installato di Avaya: “
più che di ‘cannibalizzare’, parlerei di ‘mantenere’, nel senso che con ReadyNow potremmo accompagnare anche i nostri clienti esistenti a transitare verso una nuova modalità di servizio”.
“Listino aggressivo”
Più in dettaglio, ReadyNow presenta
pacchetti preconfigurati, a consumo per postazione oppure standard, “
con un listino molto aggressivo”, precisa Capone, spiegando che “
alle aziende che utilizzano soluzioni on-premise viene fornita oggi la scalabilità necessaria per soddisfare le proprie esigenze con una flessibilità maggiore rispetto al cloud pubblico”. Da sottolineare che
tutti i servizi di Unified Communications e di Contact Center che i clienti Avaya utilizzano attualmente on-premise sono erogabili tramite ReadyNow: questo permette di “g
enerare risparmi in termini di efficienza minimizzando le modifiche ai flussi di lavoro esistenti, consentendo una transizione agevole al cloud”, sottolinea l’azienda.
Data center by IBM
La nuova offerta è “
in modalità cloud privato e soprattutto single tenant: a ogni cliente viene garantita una parte di risorse dedicate, all’interno però di un’infrastruttura condivisa e virtualizzata, che rende possibile l’erogazione di servizi personalizzati”, fa notare Capone, spiegando che “
il servizio viene erogato da Avaya utilizzando il proprio cloud all’interno dei data center di IBM, uno dei quali a Londra e un altro a Francoforte, con possibilità di dislocare i dati anche in altri data center locali qualora sia previsto dalle specifiche normative”.
Tempi rapidi
ReadyNow prevede
diversi livelli di servizio, da quelli base a quelli molto evoluti. “
I servizi base vengono erogati con tempistiche da cloud pubblico: si parla di giorni, in quanto si parte da un Proof of Concept, che nel caso di soluzioni di tipo ‘off the shelf’ può essere realizzato addirittura in un solo giorno, poi si passa in tre soli giorni a un pilot che è già in grado di dare al cliente il servizio così come poi lo avrà effettivamente in produzione”, prosegue Capone, sottolineando che “
in sostanza, nell’arco di una sola settimana, il cliente passa dai requisiti alla produzione. Anche nel caso in cui i servizi siano più complesso, i tempi rimangono vantaggiosi, visto che con un livello medio di complessità si arriva al massimo a tempi nell’ordine delle due settimane”.
Infine, un ulteriore elemento da sottolineare è che tutta l’offerta ReadyNow di Avaya è “
supportata da modalità di sviluppo automatiche e da un customer portal che consente funzioni di self administration, mentre nelle prossime release, previste già nel 2020, ulteriori nuove funzioni saranno implementate”, conclude Armando Capone.