"Non ci siamo limitati a
mettere un server dentro un dispositivo multifunzione". A rischio di essere anche troppo sintetici, era questo il nocciolo del messaggio che qualsiasi manager o tecnico di
Konica Minolta collegato al nuovo Workplace Hub sottolineava a partner e potenziali utenti durante lo
European Leadership Campus 2019 della casa giapponese. Un messaggio in prima battuta quasi scontato. Ma che va approfondito per capirne meglio il senso,
molto più articolato di quanto non appaia in prima battuta.
Se l'elemento caratterizzate del Workplace Hub fosse sono qualche grado di "smartness" in più aggiunto ad una stampante, d'altronde, il prodotto
non potrebbe avere l'importanza che Konica Minolta invece gli dà. E non ne esisterebbe una versione - Workplace Hub Edge - che non ha nemmeno funzioni di stampa. Per valutare il potenziale dl nuovo prodotto bisogna avere una visione più ampia - spiega
Dennis Curry, Deputy CTO and R&D Europe, Konica Minolta Laboratories Europe & Digital Workplace R&D - e proiettata anche in avanti.
Il punto di partenza è il concetto del
digital workplace. Tutte le aziende cercano
qualcosa del genere per essere più produttive ed anche più creative, nell'ambito di un percorso di digitalizzazione. Che però non è mai banale. E in cui
solo le grandi imprese hanno le competenze e le risorse per muoversi con una certa tranquillità. Le piccole e medie realtà, molto meno.
"
Circa cinque anni fa - spiega Dennis Curry -
Konica Minolta ha capito che la presenza di un suo dispositivo presso le imprese era un asset da sfruttare, pensando alla digitalizzazione dei clienti... Clienti che conosciamo bene e che sappiamo stanno attraversando una transizione complessa". Complessa anche perché richiede di combinare, in funzione delle proprie esigenze specifiche, le componenti hardware e software necessarie ad una Digital Transformation.
La testa di ponte del cloud in azienda
L'idea di Konica Minolta è stata quella di puntare sulla
semplificazione dell'IT e della sua gestione. Lato hardware, le componenti di base (computing, networking, storage, sicurezza) sono state integrate con un tipo di prodotto che praticamente tutti i suoi clienti hanno, sottolinea Curry. Ossia una stampante multifunzione. In questo senso Workplace Hub
integra principalmente una parte di stampa Konica Minolta e una parte computing/storage delegata ad un server HPE. L'unità fa anche da access point WiFi centralizzato e ha funzioni di sicurezza offerte da un firewall Sophos.
Il lato software di Workplace Hub è stato pensato per semplificare sia le operazioni di gestione, sia l'accesso a diverse funzioni in ottica di digital workplace. Di fatto la gestione di una unità Workplace Hub può essere
delegata ai servizi di Konica Minolta, lasciando al personale in loco il compito di gestire le configurazioni di base, ad esempio per l'onboarding di un nuovo utente.
Workplace HubSe la gestione è trasparente o quasi, l'azienda utente nota di più l'integrazione di Workplace Hub con piattaforme quali
Office 365 per la parte di produttività e collaboration. Oppure Acronis per il backup in cloud, Servicenow per
l'automazione, ScienceLogic per il monitoraggio. L'idea di fondo è ancora una volta semplificare: Workplace Hub è di fatto un
ponte verso vari servizi cloud che insieme "fanno" trasformazione digitale. Ma togliendo la complessità del mettere insieme le componenti necessarie e di doverle gestire in toto.
Una piattaforma di piattaforme
Workplace Hub
non va vista come una stampante evoluta che fa anche altro. È una piattaforma connessa al cloud che dà accesso a varie applicazioni e che, tra l'altro, ha un lato stampa molto evoluto. Le sue potenzialità sono quindi estese e vanno oltre ciò che fa la sola Konica Minolta. "
L’idea iniziale era presentarci come una soluzione di transizione per la Digital Transformation", spiega Curry. Ma questa visione è durata poco. Ora Workplace Hub si presenta
molto più decisamente, non come una piattaforma a sé ma è piuttosto una "piattaforma di piattaforme", come sintetizza Curry.
Workplace Hub si può vedere quindi come il dispositivo attraverso cui una piccola impresa
accede alle potenzialità del cloud in generale. Quali, dipenderà dalle partnership che Konica Minolta svilupperà nel tempo e dalle applicazioni di terze parti - in primis dei partner stessi della casa giapponese - che renderà disponibili attraverso il Markeplace "a bordo" di Workplace Hub. "
I clienti devono avere libertà di scelta - sottolinea in questo senso Curry -
e d'altronde non vogliamo e non possiamo competere con operatori cloud come, ad esempio, Microsoft Azure".
Workplace Hub EdgeGli sforzi di Konica Minolta andranno piuttosto nell'estendere i modi in cui la sua "piattaforma di piattaforme" può trovare spazio nelle imprese. Il concetto portante è quello del dispositivo integrato che fa da ponte verso il cloud.
Tutto il resto può prendere varie forme. "
Nel momento in cui proponi una piattaforma connessa - spiega Curry - nascono molte nuove opportunità di mercato. Con Workplace Hub di fatto abbiamo creato un nuovo segmento di prodotti con nuove potenzialità per noi".
Dall'ufficio all'edge computing
Così ora Workplace Hub va a posizionarsi in
una "terra di mezzo" tra i prodotti per i singoli e quelli enterprise. È una soluzione per gruppi anche molto ampi di persone che devono lavorare insieme ed in cloud, dai piccoli uffici sino alle medie imprese. La "sorella"
Workplace Hub Edge, invece, concretizza l'idea della piattaforma connessa in ambienti dove diverse componenti della Digital Transformation già ci sono. Non ha una parte di stampa e nemmeno la parte WiFi: è una sorta di soluzione convergente che punta sulla semplicità dell'approccio Konica Minolta eliminando la logica "all in one".
Da qui in poi, le possibilità di sviluppo sono molte. "
Stiamo lavorando - racconta ad esempio Curry -
a una versione enterprise di Workplace Hub Edge che sia in grado di interfacciarsi con i sistemi legacy per fare da sistema di integrazione". Altre versioni di Workplace Hub potrebbero fare da
nodo IT integrato per le sedi periferiche delle grandi aziende. O per ambienti che hanno necessità analoghe ma poco personale IT, come gli ospedali. Vari ambiti, insomma, di
edge computing.
"
Pensiamo anche - spiega Curry -
ad una versione in logica hybrid cloud. Workplace Hub ha già funzioni di virtualizzazione a bordo [il sistema operativo è Ubuntu Linux - NdR] ma ci vuole qualcosa di più sofisticato per adattarsi alle esigenze delle singole imprese e non solo replicare servizi che già ci sono". Una logica ibrida aprirebbe a Workplace Hub
nuovi ambiti applicativi computing-intensive, in cui il dispositivo locale potrebbe arrivare velocemente a saturare la sua capacità di gestire dati.