Per molto tempo le grandi imprese hanno
considerato Google come il cloud provider "alternativo". Non avevano dubbi o perplessità sulla sua tecnologia ma sul suo approccio alle aziende. Considerandolo un po' troppo da tecnici e con una visione poco business-oriented, rispetto a
concorrenti come AWS o Azure. Per questo i Google Cloud Services sono stati spesso
utilizzati in modo mirato, all'interno di progetti più ampi. Quasi come una ciliegina tecnologica su una torta che era basata su altri cloud provider.
Nel tempo
questa visione è cambiata. Anche perché la stessa Google si è resa conto del suo potenziale punto debole. E ha provveduto presentandosi in maniera più "aziendale". E in particolare
portando a bordo un manager che di cloud enterprise sicuramente ha esperienza:
Thomas Kurian, proveniente da Oracle.
Google sa bene che, in questo, deve anche
coinvolgere i grandi nomi della consulenza e della system integration. I quali devono "accreditarla" presso molte grandissime imprese. E
impacchettare i suoi servizi in offerte che siano di immediata comprensione, ed utilità, per le aziende. In questo ora Google fa un bel passo in avanti ampliando notevolmente il suo rapporto con l'indiana
HCL Technologies.
HCL è una delle principali aziende di consulenza IT a livello globale. È quindi significativo che abbia scelto Google Cloud come una delle principali piattaforme cloud su cui specializzarsi. Anzi, come il suo
"preferred cloud provider" per alcuni settori verticali considerati chiave. Questo significa - ha sottolineato
Kevin Ichhpurani, Corporate Vice President, Global Ecosystem di Google Cloud - che HCL adotterà un approccio "Google Cloud first" quando si propone ai clienti di alcuni ambiti di mercato.
Per questo HCL Technologies darà vita a
una nuova Google Cloud Business Unit. Partendo dagli oltre mille tecnici che HCL ha già focalizzato sui servizi cloud di Google, la nuova divisione dovrebbe arrivare a contarne più di cinquemila.
Inizialmente la business unit punterà in modo particolare su alcune forme specifiche di utilizzo dei servizi Google. Si tratta principalmente della
migrazione di workload ed applicazioni SAP sulla Google Cloud Platform, della creazione di ambienti ibridi e multicloud
grazie a Google Anthos, delle applicazioni di
analytics e AI/ML in ambito e-commerce, supply chain, marketing. Altri scenari citati sono data center modernization, evoluzione dei workspace, collaboration, DevSecOps, orchestration.
L'obiettivo è esplicito: aiutare le grandi aziende a definire migrazioni su larga scala verso la Google Cloud Platform. Con la conseguenza, nelle
parole di Ichhpurani, di "
espandere la presenza enterprise di Google Cloud all'interno dei grandi clienti".