Molte operazioni di fusione o scorporo di aziende IT sono state orchestrate sulla spinta di investitori particolarmente attivi. Ora potrebbe accadere anche per l'ipotizzata
fusione tra HP e Xerox. Lo segnala il Wall Street Journal, dettagliando l'entrata in HP di
Carl Icahn. Che si può indubbiamente catalogare tra gli investitori più attivi del mercato, IT e non solo.
Icahn negli anni ha acquistato
significative quote azionarie di diverse aziende IT e tecnologiche. Si va da BEA Systems a PayPal, da Lyft a Xerox. Icahn è stato anche membro di diversi consigli di amministrazione, sempre in campo IT. E soprattutto è stato protagonista di
confronti anche accesi sulla direzione che le aziende prendevano. Il caso più eclatante è forse il tentativo di bloccare il buyout di Dell da parte del suo fondatore,
Michael Dell.
Ora la storia potrebbe in qualche modo ripetersi con Xerox e HP. Ha investito circa un miliardo di dollari in HP e ora possiede il
4,2 percento circa delle sue azioni. È già uno dei principali investitori di Xerox, di cui detiene il
10,6 percento. E ha già espresso l'opinione che una combinazione delle due imprese porterebbe molto valore agli investitori.
Secondo le dichiarazioni
riportate dal Wall Street Journal e dall'agenzia Reuters, Icahn non sembra però interessato ad un ritorno solo economico
a breve termine. Avrebbe infatti dichiarato che preferirebbe ricevere una compensazione sotto forma di azioni della nuova azienda HP-Xerox. A patto che il nuovo management team sia capace. E quindi, viene da pensare, in grado di
trasformare in guadagni le possibili sinergie tra HP e Xerox.