Alla digitalizzazione serve una IT di nuova generazione

La digitalizzazione non è semplicemente un salto verso le tecnologie più innovative. Richiede tanto nuovi approcci di metodo quanto piattaforme allineate a esigenze diverse dal solito. Ed anche partner con competenze molto trasversali.

Autore: Redazione ImpresaCity

Il messaggio chiave della Digital Transformation a volte appare molto semplice. In primis, il cloud è la strada migliore per rendere elastica e reattiva la propria IT. Secondo aspetto, non meno importante: i dati sono la materia prima con cui modernizzare i propri modelli di business. E poi, si auspica, crearne altri completamente nuovi. E più redditizi. I due concetti sono solo apparentemente semplici, come è logico. Sottendono molte questioni, tecnologiche e di metodo, che vanno considerate attentamente e che banali non sono.

Le imprese, in sostanza, si trovano davanti molti interrogativi a cui non è detto sappiano rispondere. E per certi versi nemmeno devono sempre sentirsi in dovere di farlo. Perché il loro core business non è la tecnologia. Anche se la digitalizzazione - questo sì - richiede alle aziende di conoscere, sperimentare e assimilare molte nuove tecnologie. Altrimenti è difficile, se non impossibile, farle davvero proprie. O rifiutarle, ma coscientemente.

Ad esempio, la migrazione al cloud non è un semplice "salto" dall'on-premise alla nuvola. Il cloud è certamente un mezzo per portare nuova agilità al business. Ma è anche un viaggio che ogni azienda deve percorrere a suo modo, partendo dalle proprie caratteristiche e necessità. E che è fatto di tanti piccoli "salti" complementari, non tutti definibili a priori.

Sono altri interrogativi che le aziende si pongono. È meglio ad esempio portare in cloud le applicazioni che si hanno o crearne di nuove? Con che passi successivi si possono integrare i servizi cloud nella propria IT? E come devono cambiare i suoi processi per sfruttare al meglio cloud e multicloud? Uno dei principali messaggi che le aziende "cloudificate" lanciano è proprio che l'evoluzione del cloud è un lungo cammino. E richiede competenze, strategia, impegno esplicito di tutta l'impresa. A partire dal management e non limitandosi alla parte più tecnica.

La quale, peraltro, ha di fronte questioni meno di metodo e più puntuali che sono altrettanto complesse. Collegate sempre più spesso al tema dei dati, della loro qualità e della loro disponibilità. Se accettiamo l'idea che i dati sono la base indispensabile per i processi di business delle aziende, allora qualsiasi interruzione nella disponibilità dei dati è un problema critico per le imprese. È un po' la conseguenza della metafora citatissima dei dati come "il nuovo petrolio". Senza benzina, una macchina non va avanti.

Avere dati di qualità (che "dipingano" un ritratto fedele degli elementi collegati ai processi aziendali), proteggerli e garantirne la disponibilità costante è anche e soprattutto questione di tecnologie. Serve in primis ripensare la gestione complessiva delle informazioni, ma anche poi dotarsi delle piattaforme e dei prodotti più indicati. Che comprendono idealmente hardware ad alte prestazioni, sistemi di management evoluti e improntati all'automazione, componenti a tutti i livelli ottimizzati per le applicazioni più esigenti.

Alcune imprese preferiscono affrontare in autonomia tutti gli aspetti tecnici e metodologici associati alla propria digitalizzazione. Non è una strada adatta a tutti. Ecco perché in generale gli operatori del mercato cercano di proporsi come interlocutori ad ampio spettro, nei confronti delle imprese. Il punto chiave è se siano in grado di portare competenze a tutti i possibili livelli della Trasformazione Digitale.

Hitachi Vantara ritiene di poterlo fare operando lungo varie direttrici. Si propone innanzitutto come partner tecnologico e consulenziale con una offerta completa di servizi per la cloud migration. Mette poi a frutto le sue storiche competenze in ambito storage, proponendo piattafome - come i sistemi della linea Hitachi Virtual Storage Platform (VSP) - e specifici prodotti - come gli array VSP 5000 - pensati per dare tutte le caratteristiche necessarie ad abilitare nuovi processi digitali. Tutto questo, inoltre, senza aggiungere complessità al lavoro dello staff IT.

Scoprite come consultando questa pagina.

Visualizza la versione completa sul sito

Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie.