Dal prossimo marzo
Accenture si darà una nuova organizzazione interna. Con l'obiettivo specifico di seguire meglio i processi di digitalizzazione dei propri clienti. L'idea di fondo alla base della riorganizzazione è infatti che, in questa fase del mercato, le competenze digitali e in generale legate alle nuove tecnologie
debbano essere presenti capillarmente in tutte le business unit.
Accenture ritiene inoltre che la digitalizzazione abbia reso più indefinite le tradizionali linee di separazione tra settori di mercato. Per questo avere
competenze trasversali, cross-industry, è diventato un imperativo. Non è quindi più opportuno avere una organizzazione suddivisa per gruppi specializzati verticalmente. Anche se Accenture sottolinea che continuerà ad approcciare il mercato per industry, la nuova organizzazione è basata formalmente
su aree geografiche. Per la precisione su tre: Nord America, Europa e i cosiddetti Growth Market.
Cambiamenti anche per la proposizione di servizi. Che verrà riorganizzata in quattro ambiti:
Strategy & Consulting, Interactive, Technology, Operations. Alcuni sono chiaramente sovrapponibili alle business unit attuali, come ad esempio per la parte Interactive. Altri rappresentano cambiamenti più significativi.
Il concetto sotteso a tutta la riorganizzazione appare quello
dell'elasticità. Accenture, in sintesi, vuole essere in grado di mettere subito in campo
skill digitali ed elementi di Digital Transformation, in qualsiasi servizio le venga richiesto. Un obiettivo esplicito è anche poter
passare velocemente da un ambito locale a quello globale. Soprattutto per sfruttare le esperienze, gli hub tecnologici e gli
ecosistemi di partner sviluppati nelle varie parti del globo.
Dal punto di vista tecnologico gli assi portanti della riorganizzazione appaiono quelli che Accenture ha definito nella sua "
virata verso il Nuovo" degli ultimi sei anni. Ossia digitale, cloud,
security. Questi tre ambiti, si sottolinea, oggi rappresentano il
65 percento circa del business della società.
La riorganizzazione comporta anche
novità per il top management, ossia il cosiddetto Global Management Committee. Questo passa
da 18 a ben 39 membri, per arrivare a "una rappresentanza più ampia dei leader dei suoi servizi e dei mercati geografici". Quindici di questi 39 membri riporteranno direttamente al CEO, Julie Sweet.