Commvault, espansione anche in Europa

Marco Fanizzi, da poco nominato Vice President Emea della società attiva nelle soluzioni di data protection, spiega come l’azienda si rafforzerà anche nel Vecchio Continente

Autore: Edoardo Bellocchi

Approdato da poco più di un mese alla guida dell’area Emea di Commvault, Marco Fanizzi ha accettato di raccontare a ImpresaCity quali saranno le linee guida del suo mandato. Manager molto noto, con oltre trenta anni di esperienza nell’IT in numerose realtà soprattutto enterprise, Fanizzi ha ricoperto come ultima posizione quella di Vice President e Managing Director Italia in Dell Technologies. Si tratta di esperienze che verranno sicuramente messe a frutto in Commvault, anche alla luce del nuovo corso intrapreso da circa un anno, ovvero da quando alla guida della società attiva nelle soluzioni di data protection è arrivato, a febbraio 2019, Sanjai Mirchandani nella carica di Chief Executive Officer.  

Cambiamenti in atto

Il cambio di management iniziato con il nuovo CEO ha messo al primo posto l’input di avere un go to market volto a cavalcare la crescita del mercato e anche guidarla”, esordisce Marco Fanizzi, sottolineando che “Commvault ha un ottimo potenziale di crescita in quanto dispone di tecnologie di gestione e protezione dei dati solide e che soprattutto guardano da sempre al futuro, sviluppando partnership commerciali e tecniche con i cloud provider, in ottica di multicloud”.  

In effetti, l’era Mirchandani si sta caratterizzando per numerosi cambiamenti, dove spicca tra gli altri anche l’arrivo nello scorso maggio di Riccardo Di Blasio, con un passato di rilievo in numerose realtà tra cui da ultimo Dell Technologies, nella posizione di Chief Revenue Officer di Commvault. Ed è proprio quest’ultimo a sottolineare che l’esperienza di Marco Fanizzi “soprattutto in campo Finance e presso le grandi imprese di tutta Europa, accelererà rapidamente l'espansione del business di Commvault anche nell’area Emea”.  
Sanjay Mirchandani, CEO di Commvault, durante l'evento Commvault GO lo scorso ottobre

Nuova offerta

Ma i cambiamenti non hanno riguardato solo il management, in quanto Commvault ha anche posto le basi della vision incentrata sul cloud e sulla gestione del dato a tutto tondo con l'acquisizione di Hedvig, azienda specializzata nel software-defined storage. L’idea è quella di integrare le tecnologie Hedvig nelle soluzioni di protezione dei dati di Commvault, in modo tale da potenziare le capacità di automatizzazione del data management e del provisioning storage, ampliando il supporto per applicazioni basate su container e microservice. Il tutto anche in ottica multicloud, dato che Hedvig, oltre a Commvault, supporta anche Veritas, IBM e Veeam, ed è da tempo in grado di integrarsi in maniera completa con AWS, Microsoft Azure e Google Cloud

Altra grande novità dell’era Mirchandani è il lancio di Metallic, iniziativa mirata a offrire gestione e protezione dei dati in modalità SaaS. All’annuncio dell’offerta, lo scorso ottobre durante l’annuale evento Commvault Go, era stato chiarito che Metallic sarebbe stato inizialmente disponibile negli Usa. È quindi naturale chiedere al nuovo numero uno dell’area Emea quando è prevista l’estensione al Vecchio Continente della nuova soluzione. “Ancora non sono in grado di dare informazioni dettagliate, ma l’idea è quella di avere l’offerta Metallic supportata anche in Europa entro la metà dell’anno fiscale, che per noi di Commvault inizia ad aprile”, fa sapere Fanizzi, precisando però che “trattandosi di servizio erogato in cloud, nulla vieta che un cliente europeo acquisti la soluzione direttamente dagli Stati Uniti dove è già disponibile da tempo, ma deve essere ben consapevole che i data center dei cloud provider sui quali si basa Metallic non risiedono in Europa”. 

Grandi potenzialità

Per quanto riguarda le previsioni di crescita, il nuovo numero uno Emea non fa mistero di nutrire grande fiducia nelle potenzialità della “nuova” Commvault. “Grazie alle nostre tecnologie continuamente affinate e a quelle derivanti dall’acquisizione di Hedvig siamo posizionati ancora meglio come azienda in grado di proporre un’offerta di software defined storage completa che dà ai clienti vera possibilità di scelta per affrontare il tema del multicloud nella maniera migliore”, sottolinea Fanizzi.

Non a caso, “per l’anno fiscale 2021, che inizia tra poco più di due mesi abbiamo intenzione di investire molto anche nella crescita dell’organico con un incremento del 10-15 per cento in nuove risorse, e stiamo guardando con attenzione ai settori di mercato più promettenti. Un esempio tra i tanti è quello del ransomware, dove ci sono Paesi più avanti nell’affrontare questo problema e altri dove invece c’è ancora molto lavoro da fare: è qui che possiamo fare la differenza”, conclude Marco Fanizzi.

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