Dell cede RSA per due miliardi di dollari

La cessione di RSA porta denaro in cassa e, nelle intenzioni, favorisce una crescita più libera dell'azienda di cyber security

Autore: Redazione ImpresaCity

Dell ha deciso di vendere RSA ad un consorzio di investitori, guidato da Symphony Technology Group (STG). L'operazione è stata valutata in poco più di due miliardi di dollari, per la precisione 2.075 milioni. Che entrano direttamente nelle casse della ex casa madre. E contribuiscono, almeno un po', a ridurre l'esposizione derivante dalla ormai lontana acquisizione di EMC. Due miliardi di dollari non è molto, considerando le prospettive di RSA e il fatto che, nel 2006, EMC pagò una cifra simile (2.100 milioni) per acquisire RSA.

La cessione viene comunque considerata come "la giusta strategia a lungo termine per Dell, RSA, clienti e partner", ha commentato Jeff Clarke, Chief Operating Officer e Vice Chairman di Dell Technologies. L'idea è che cedere RSA permetta a questa di svilupparsi meglio, in una fase del mercato in cui chi sviluppa tecnologie per la cyber security ha certamente un notevole spazio di manovra. Anche Rohit Ghai, Presidente di RSA, ha spiegato che "in una configurazione più indipendente ci aspettiamo di essere in una posizione migliore per accelerare l'innovazione (...) ed espandere le opportunità per il nostro ecosistema di partner".

La sua nuova casa madre STG non ha partecipazioni significative in campo cyber security. È più specializzata nel software di supporto a segmenti verticali (manufacturing, retail, eventi, risorse umane...) e molto meno in quello infrastrutturale. STG ha comunque a portafoglio un'azienda di cyber security: RedSeal, specializzata in modellazione del rischio cyber. Come curiosità, possiede anche una azienda italiana: Jobrapido.

Da parte sua, la cessione di RSA permette a Dell di "semplificare ulteriormente il business e il portafoglio prodotti". Ma anche di "focalizzarci sulla nostra strategia di integrare nelle infrastrutture una sicurezza automatizzata e intelligente". Una strategia che appare corretta e seguita anche dagli altri grandi player dell'IT. Che però le tecnologie di security stanno cercando di portarle in casa, più che di cederle all'esterno.

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