Guarda sempre più all’Europa la strategia di Huawei. Anche per compensare la perdurante ostilità negli Stati Uniti. Due notizie significative di questi giorni vanno proprio in questa direzione. Se da una parte
il colosso di Shenzen fa infatti sapere che intende realizzare in Francia una fabbrica per produrre tecnologie di comunicazione, che “si concentrerà sulle apparecchiature 4G e 5G principalmente destinate ai clienti europei”, dall’altra parte, e precisamente da oltreoceano, arriva una notizia meno gradita.
Il
Senato degli Stati Uniti vota infatti una legge, la “
Secure and Trusted Telecommunications Networks Act”, già passata a dicembre alla Camera, che prevede tra l’altro lo
stanziamento di fondi per permettere alle piccole telco presenti nelle aree rurali di eliminare le attrezzature di rete di specifici produttori, in particolare Huawei e ZTE, per rimpiazzarle con quelle di altri, più graditi a Washington. Anche se più di un osservatore fa notare che lo stanziamento, di 1 miliardo di dollari, è insufficiente a coprire i costi della sostituzione in toto delle apparecchiature installate, il processo è in fase di avviamento, sotto la direzione della FCC.
Nel frattempo, in Europa…
È nel Vecchio Continente che Huawei gioca in contropiede, facendo sapere di aver
stanziato 200 milioni di euro per coprire la prima fase della realizzazione in Francia di un nuovo impianto, “
altamente automatizzato e intelligente, che si concentrerà sulle apparecchiature 4G e 5G, principalmente destinate alla fornitura dei clienti europei”, come fa sapere l’azienda stessa in una nota. Nelle stime fatte circolare dalla società cinese, si evidenzia che il nuovo impianto sarà in grado di “
realizzare prodotti per 1 miliardo di euro all'anno e di creare 500 posti di lavoro legati allo stabilimento”.
Huawei, che
opera in Europa da 20 anni e impiega attualmente oltre 12mila persone, fa anche sapere che il nuovo “
stabilimento francese rappresenterà una delle prime realizzazioni di impianti in Europa con processi produttivi all’avanguardia, che sapranno stimolare la competitività tecnologica dell'industria europea e migliorare la resilienza di filiere e infrastrutture”.
Nello stabilimento sarà presente anche un
demo center in cui saranno illustrati i processi legati alla produzione delle stazioni radio base, del caricamento dei software e alla realizzazione dei test. Il centro aprirà le sue porte a operatori, rappresentanti di governi e autorità collegate, “
a conferma di come Huawei abbia accolto con favore la nuova normativa europea nell’ambito della sovranità digitale”, conclude la nota della società, evidenziando
non senza enfasi che “
Huawei si impegna a operare ‘In Europa, per l'Europa’, mostrando un approccio aperto e collaborativo a beneficio dell’intera comunità europea”.