Articolo aggiornatoL'emergenza
coronavirus ha avuto due effetti importanti, dal punto di vista dei service provider Internet. Le aziende si sono mantenute operative
grazie allo smart working. E un po' tutti hanno passato parte del tempo a casa sfruttando i servizi di
video streaming. Tanto che la stessa Commissione Europea ha dovuto
metterci un freno. Ma come si stanno comportando le reti europee sotto queste nuove forme di carico? Alcuni dati vengono da un osservatore privilegiato:
Nokia.
Nokia ha iniziato a
esaminare il traffico dati di alcune reti in Europa Occidentale, a partire dal 9 marzo. È la data in cui diverse nazioni, Italia compresa, avevano avviato le
prime forme di lockdown. La casa finlandese ha seguiti l'andamento di questo traffico per una settimana. Confrontandolo con quello della settimana precedente.
Per quanto riguarda
i social media e le piattaforme di messaging, l'incremento di traffico è stato subito evidente. In particolare per WhatsApp, che nei giorni feriali del lockdown ha registrato un aumento di traffico del 100-150%. La domenica, l'incremento è arrivato al
+500%. In generale, spiega Nokia, il traffico generato da WhatsApp è stato comunque gestibile.
Lato intrattenimento,
Netflix è il parametro significativo. Qui è interessante vedere non tanto la distribuzione del traffico nei giorni della settimana ma per le fasce orarie del giorno. A riprova che molti utenti erano a casa, il traffico video generato in mattinata
è praticamente raddoppiato. L'incremento è poi man mano calato nella giornata. E il consumo pomeridiano-serale non è significativamente mutato.
Nokia ha guardato anche al traffico complessivo di rete nelle nazioni in lockdown che ha valutato. Nei
giorni feriali della settimana il traffico dati è aumentato, rispetto alla settimana precedente, molto la mattina (+80%) e meno la sera (+30%). Comunque, è aumentato in maniera decisa.
Lo Speciale di ImpresaCity su come l'IT sta affrontando l'emergenza coronavirus
Durante il
weekend l'incremento è andato da un terzo in più a un raddoppio. Tutto gestibile per le reti, se resta una eccezione (magari prolungata). Diventa un fenomeno da seguire attentamente se è invece un trend in rafforzamento.
Soprattutto, spiega Nokia, il comportamento delle reti in queste settimane va seguito perché
potrebbe essere un esempio di quello che accadrà in futuro. Anche senza coronavirus. Se dopo la pandemia le aziende vorranno mantenere elevati livelli di smart working, perché ne hanno percepito i vantaggi, questi profili di traffico dati non saranno eccezioni ma esempi di
una nuova regola.
Il parere di Vodafone Italia
Abbiamo chiesto ad alcuni operatori i dati che hanno rilevato sulle variazioni del loro traffico di rete.
Vodafone Italia ci ha indicato i seguenti trend. Confrontando i dati del fine settimana 21-22 marzo rispetto alla situazione pre-crisi sanitaria. Il traffico su
rete mobile è aumentato del 30% circa per la parte dati. E del 40% circa per la componente voce. Il traffico su
rete fissa - quindi dati - è aumentato del 55%.
Nel consumo dei dati, Vodafone ci ha anche indicato trend specifici per piattaforme. Su
rete mobile, valutando i dati al 17 marzo rispetto alla situazione pre-crisi sanitaria, il traffico è concentrato principalmente su
social network e chat (con una quota del 30%). Sullo stesso livello di consumo dati ci sono le app di
video streaming (30%).
Su
rete fissa, valutando i dati al 15 marzo rispetto alla situazione pre-crisi sanitaria, il traffico è concentrato principalmente sulle piattaforme di
streaming video (65% del totale del traffico). Crescono in particolare, spiega Vodafone, il traffico
streaming (+18%) e quello per il
download gaming (+600%).