Come sarà la "nuova" IBM del CEO
Arvind Krishna? Alcune delle sue direttrici strategiche sono state spiegate da Krishna stesso. In un
post di LinkedIn destinato a tutti i colleghi. Lo spunto per illustrare come si muoverà IBM è stata l'emergenza coronavirus. Un evento epocale che ha messo in evidenza "
il ruolo essenziale di IBM nel mondo". I sistemi e i servizi di Big Blue
sostengono processi che ora sono ancora più importanti. Le transazioni delle carte di credito. Le supply chan delle aziende. I servizi di telecomunicazioni. La difesa della cyber security.
Questa è una base sui cui IBM può diventare "
il partner tecnologico più affidabile del ventunesimo secolo", sostiene Krishna. Ma serve che la società continui ad innovare. Puntando in particolare sulla intelligenza artificiale e sul cloud ibrido. Due ambiti che devono avere una "
attenzione maniacale" da parte di tutta IBM.
Il cloud ibrido in particolare deve diventare
la quarta piattaforma chiave di IBM. Insieme a mainframe, servizi, middleware. Arvind Krishna pensa a una piattaforma di hybrid cloud a cui tutti i clienti affideranno le loro attività più critiche. E che
durerà più degli altri tre pilastri di Big Blue. I "fundamentals" di questo cloud ibrido ci sono già e sono buoni. E si uniscono alla innovazione tecnologica marcata IBM: ancora cloud, AI, blockchain, quantum computing.
Ma ci sono altre azioni che IBM deve mettere in atto. In particolare
tre azioni a largo raggio. Non spiccatamente tecnologiche ma più che altro di approccio.
La prima è "
approfondire la nostra comprensione delle due battaglie strategiche di IBM". Ossia il passaggio al cloud ibrido e la intelligenza artificiale. Qui la "comprensione" è mirata soprattutto a
capire bene i fattori di vantaggio competitivo di IBM. E metterli in atto al meglio. Una sorta di richiamo all'attenzione di tutta IBM sui due punti chiave AI e hybrid cloud. Che potrebbe essere necessaria per
allineare le molte componenti interne di Big Blue.
Il secondo punto che Arvind Krishna mette in evidenza è più tecnologico. È "
vincere la battaglia architetturale del cloud". Una visione molto in linea con
quella di Red Hat. L'obiettivo è portare Linux, i container e Kubernetes ad essere
lo standard del cloud ibrido. Anche, logicamente, in quanto a prodotti. Red Hat OpenShift può diventare "
la scelta di default per il cloud ibrido" quanto Red Hat Enterprise Linux lo è per i sistemi operativi. Un compito che vedrà
ampiamente coinvolta l'anima di Red Hat e quindi
il suo nuovo CEO.
Il terzo punto critico è per Kirshna l'
attenzione alle esigenze dei clienti.
"Offrire loro la migliore esperienza e il miglior valore", spiega il nuovo CEO. Collegando strettamente l'innovazione tecnologica con le esigenze del mercato. Una frase che è inevitabilmente generica. Ma a cui Krishna
dà subito sostanza nominando Bridget van Kralingen come Senior Vice President of Global Markets. Il suo compito primario sarà "
semplificare le nostre strategie di go-to-market" per tutte le divisioni. E "
rafforzare la cultura client-centric di IBM".
Non è l'unica rifocalizzazione dei nuovi manager annunciata da Arvind Krishna. A
Jim Whitehurst passa il controllo di IBM Strategy e della divisione Cloud and Cognitive Software. Un manager solo, di derivazione Red Hat,
sovrintende quindi alle "
fondamenta tecnologiche" che guidano oggi la Digital Transformation. Di concerto, implicitamente, con Paul Cormier.
La guida di IBM Cloud passa a
un nuovo entrato: Howard Boville, che arriva da Bank of America. Krishna lo definisce come "
un esperto del cloud". Che in particolare ha svolto un ruolo "
critico" nello sviluppo del public cloud per i servizi finanziari.
Nuovi manager, nuove focalizzazioni. Ma Krishna spinge anche
lo sviluppo di una nuova cultura aziendale. Perché "
la cultura è tutto". E in IBM deve diventare una cultura imprenditoriale e
focalizzata sulla crescita aziendale. A tutti i livelli. "
Poche aziende - conclude Arvind Krishna -
hanno l'affidabilità, la credibilità e la conoscenza per cambiare il tessuto della società attraverso la tecnologia nel modo in cui può farlo IBM". Il messaggio, come minimo, è forte e chiaro.