IDC: chi investe e chi no nel post-coronavirus

Tutti i settori di mercato spenderanno in IT meno del previsto. Ma alcuni gestiranno meglio gli effetti negativi della pandemia.

Autore: Redazione ImpresaCity

IDC aveva già dato la sua previsione (negativa) per la spesa IT mondiale nel 2020. Una spesa in flessione a causa della pandemia da coronavirus. Soprattutto dell'incertezza su tempi e modi in cui le varie nazioni usciranno dalla attuale fase di stallo. Ora gli analisti di IDC cercano di tratteggiare un ritratto più preciso del mercato. Tutti i settori spenderanno meno in IT, quest'anno. Ma per alcuni la minor spesa sarà più contenuta che per altri.

Prevedibilmente, spiega IDC, a contenere maggiormente la loro spesa IT saranno i settori più colpiti dalla crisi. Quindi quelli genericamente legati all'ospitalità ed al turismo. Come il settore dei trasporti e quello dei servizi consumer. Qui la flessione della spesa IT sarà superiore al 5%. Si tratta però di ambiti relativamente poco importanti per la loro spesa IT. Altri settori investono decisamente di più in IT e saranno comunque impattati dalla crisi. In prima fila il manufacturing, che globalmente muove circa 400 miliardi di investimenti IT. Qui il declino della spesa tecnologica è stimato intorno al 3%. Come flessione minima, al momento.

I settori di mercato tradizionalmente resistenti alle recessioni andranno meglio. La spesa IT per la Pubblica Amministrazione potrebbe addirittura aumentare nel 2020. Dovrebbero crescere anche gli investimenti IT della Sanità e del mondo TLC. Questi proprio in risposta alla pandemia, che ha incrementato la richiesta dei loro servizi. La previsione migliore riguarda il comparto dei servizi professionali. Che potrebbe chiudere il 2020 con un +1,7%.

Anche dopo la ripartenza globale - spiega Jessica Goepfert, Program Vice President, Customer Insights & Analysis di IDC - ogni settore avrà una sua strada di ripresa. In particolare, quelli la cui attività è stata bloccata più a lungo o che hanno registrato più licenziamenti riprenderanno ad investire più lentamente in tecnologie. L'andamento degli investimenti in IT ovviamente varierà anche in funzione della dimensione delle imprese. E del tipo di prodotti o servizi IT considerati.

Le microimprese con meno di dieci dipendenti avranno la flessione degli investimenti maggiore: -4,9%. Poi le piccole imprese con meno di 100 dipendenti: -2,7%. Conta però di più guardare a chi spende tradizionalmente ingenti somme in tecnologie. Le grandi imprese (500-999 dipendenti) e le enterprise (più di mille dipendenti) freneranno entrambe più del 1%. Con una minor spesa valutata in 17 miliardi di dollari.

A soffrirne di più sarà il comparto hardware, con un giro d'affari perlomeno al -5%. Andrà un po' meglio per la componente servizi, perché le imprese dovranno comunque cercare di mantenere operative le loro attività. E i progetti più mission critical. IDC prevede una piccola (+2%) crescita per il software. Soprattutto per la parte collaboration.

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