L’Italia è tra i Paesi che puntano maggiormente all’
Application Modernization per
trasformare le applicazioni ERP legacy in un fattore di crescita strategico; il budget IT dedicato alle attività di mantenimento ordinario in Italia è sceso al 37%; il 56% delle organizzazioni prevede che le nuove implementazioni ERP saranno completamente in Cloud entro il 2021.
Sono alcune delle
evidenze della ricerca presentat
a da Boomi intitolata '
ERP Innovator’s Dilemma', un’analisi indipendente condotta da
Coleman Parkes che ha coinvolto 825 Enterprise Architect nella regione Emea (UK, Irlanda, Norvegia, Svezia, Danimarca, Finlandia, Germania, Olanda, Belgio, Francia, Italia, Svizzera e Emirati Arabi), rilevando quali siano
le attitudini delle organizzazioni europee - e italiane - nell’affrontare la
modernizzazione delle applicazioni Erp e come sia possibile
superare le barriere imposte dai complessi scenari ibridi (On-Premise e Cloud) in cui operano.
La ricerca evidenzia come
le organizzazioni italiane stiano cambiando direzione e come gli investimenti dedicati alle attività di mantenimento tradizionali – ‘keeping the lights on’ che tradizionalmente
impegnavano tra il 70% e l’80% del budget IT, ora si attestino intorno al 37%, consentendo di convogliare una parte significativa del budget nelle attività di
modernizzazione delle applicazioni. La ricerca rivela anche come
il 67% delle organizzazioni stia focalizzando la propria strategia sull’adozione di applicazioni in Cloud. In particolare, l
a metà degli intervistati in Italia sta investendo sulla modernizzazione delle applicazioni ERP legacy in modo che possano trasformarsi in un fattore di crescita strategico. Vantaggi evidentiI appaiono chiari a tutte le organizzazioni prese in esame: per
il 56% degli intervistati in Italia i vantaggi principali si traducono in garanzia dell’uptime,
scalabilità delle prestazioni, sicurezza e maggiore flessibilità nel rispondere alle esigenze di Business."I responsabili IT stanno intraprendendo azioni chiare e significative per promuovere ulteriormente l’innovazione, riducendo gli investimenti in tecnologie divenute legacy e aumentando gli investimenti nelle moderne tecnologie”, commenta
Derek Thompson, VP of EMEA di Boomi. “È molto incoraggiante vedere un aumento così consistente degli investimenti nella modernizzazione delle applicazioni e nell'innovazione digitale del business”.
ERP: il dilemma dell’innovazione
La ricerca di Boomi evidenzia un
dilemma tecnologico che pone le
organizzazioni europee di fronte a una scelta critica: investire nel processo di modernizzazione dell’ERP nel Cloud, con il rischio, a breve termine, di costi elevati e potenziale disruption, oppure rischiare di perdere il vantaggio competitivo derivante dalla modernizzazione, lasciando che siano i cCompetitor a fare da apripista?
Lo chiamiamo
‘Il dilemma dell'innovatore ERP’, un concetto mutuato da un libro di Clayton M. Christens
en “The Innovator’s Dilemma” pubblicato nel 1997.
Il 52% degli intervistati in Emea è cosciente di dover affrontare questo dilemma per raggiungere i propri obiettivi strategici, in particolare nell’offrire esperienze eccellenti ai clienti.
In Italia, invece, è molto forte l’attenzione all’aspetto applicativo e, al primo posto, come obiettivo strategico troviamo l
’integrazione delle applicazioni core per garantire la Business Continuity (49% degli intervistati) seguita dall’
automazione dei flussi di lavoro per incrementare l’operatività (per il 47%).
Alla domanda su come intendano raggiungere questi obiettivi, le aziende italiane hanno indicato i benefici derivanti dal consolidamento dell’attuale infrastruttura legacy (89%), e dalla modernizzazione delle applicazioni, indicata dall’84% degli intervistati. In Emea, invece, prevale una focalizzazione maggiore sulla standardizzazione e il consolidamento delle applicazioni, per il 76% degli intervistati, e sulla migrazione dell'infrastruttura verso il Cloud, per il 79%.
Le sfide
Secondo la maggior parte delle organizzazioni
la sfida principale sarà gestire la complessità dell’ambiente ibrido (44% degli intervistati) e identificare le tecnologie di integrazione capaci di attingere ai dati da qualsiasi dispositivo/fonte (per il 51% degli intervistati). Per affrontare tali criticità,
molti degli intervistati hanno già scelto di avvalersi di piattaforme iPaaS (Integration-Platform-as-a-Service) per risolvere casi d'uso specifici e ne hanno indicato i principali vantaggi: in particolare, per gli intervistati in Italia,
la progettazione e la gestione del ciclo di vita delle API (25%),
il miglioramento del business con le reti di partner (20%), e l’integrazione di dati e applicazioni negli ambienti IT ibridi (17%).
Per quanto riguarda il futuro dell’ERP, gli intervistati sono ottimisti e prevedono che l'efficienza aumenterà e che la maggior parte dei deployment ERP saranno realizzati internamente, affidando la manutenzione a terze parti, aspetto che permetterà successivamente di liberare risorse da dedicare all’innovazione continua. Il processo sta accelerando e il 56% delle organizzazioni in Italia e in
Emea prevede che le nuove implementazioni ERP saranno completamente in Cloud entro il 2021 e i deployment on-premise finiranno.