Infor: rapido e vantaggioso, l’ERP è sempre più verticale e in cloud

È andato in scena a metà aprile in veste digitale Inspire, l’evento previsto a Londra ai primi di marzo per clienti e partner della società, per la prima volta nel nuovo assetto proprietario

Autore: Edoardo Bellocchi

L’evento reale era previsto quasi due mesi fa ai primi di marzo. Infor Inspire, l’annuale incontro di clienti e partner avrebbe dovuto tenersi a Londra negli spazi dell’ExCel. Proprio quel centro per convention che ai primi di aprile è stato convertito in ospedale da campo per far fronte all’emergenza Covid-19. La pandemia ha anche costretto a tenere l’evento in forma virtuale, rinominandolo in Infor Inspire Online e concentrandolo in una giornata di fine aprile, densa e ricca di spunti interessanti per l'ambito ERP, tradizionale terreno di elezione della società.  

Il nuovo assetto proprietario

Kevin Samuelson, Ceo di Infor, ha dato il via all’evento, incentrando il suo keynote su due temi principali: da una parte i riflessi della pandemia sul mondo del business e dall’altra parte la nuova Infor, che come noto da pochi mesi è stata interamente acquisita da Kock Industries.

Secondo il Ceo di Infor, alla luce dell’emergenza sanitaria in atto è improbabile che il contesto del business torni presto alla normalità, e le modalità di lavoro da remoto sono destinate a rimanere ancora per un po’, portando anche l’esempio di Infor stessa che “in queste prime settimane di lockdown ha già effettuato molti ‘go live’ presso numerosi clienti”. In questo scenario, le aziende devono concentrarsi sempre più sull’essere agili in un contesto di mercato che si fa sempre più incerto, investendo per adattarsi a quella che sta diventando la nuova normalità.  

È in questo contesto che la nuova Infor è “perfettamente attrezzata per essere ancora di più al fianco dei clienti, anche grazie al fatto che oggi fa parte a tutti gli effetti di Koch Industries”, ha proseguito Samuelson, sottolineando che “questo è un tassello fondamentale per la nostra strategia per gli anni a venire, in quanto Koch è un gruppo privato con ricavi di oltre 100 miliardi di dollari in tutto il mondo, e questo ci permette di focalizzarci ancora di più nella crescita di lungo termine, con prospettive non legate ai trimestri come succede con chi è quotato in Borsa, ma con uno sguardo di respiro anche decennale”.  

Focus sui verticali

Essere di proprietà di un’azienda privata permette quindi a Infor di proseguire ulteriormente nella strategia di focalizzazione sulle soluzioni verticali, investendo ulteriormente nella progettazione e nello sviluppo prodotto per offrire le soluzioni CloudSuite specifiche per settori di attività. Come noto, le CloudSuite di Infor sono soluzioni cloud-native realizzate specificamente per i diversi settori verticali, quali includono manufacturing, distribution, healthcare, public sector, retail e hospitality.

Oggi Infor ha ricavi per circa 800 milioni di dollari derivanti dal cloud, con una crescita annuale nell’ordine del 30-40 per cento”, ha tenuto a sottolineare Samuelson, precisando che “attualmente abbiamo 15mila clienti che utilizzano le nostre soluzioni SaaS”. Lo scopo delle soluzioni proposte da Infor, ha proseguito il Ceo della società nel suo keynote, è quello di “aiutare le aziende a renderle sempre più dinamiche ed efficaci nel business: alle aziende non proponiamo prodotti, ma strumenti per incrementare agilità e adattabilità, oltre che per ricavare insight fondamentali dai dati”.

In questo scenario, “lo step fondamentale è quello di muovere sempre più applicazioni ERP nel cloud, che è più flessibile e più economico, oltre che molto più performante e sicuro, grazie anche al fatto che il nostro partner tecnologico AWS effettua notevoli investimenti nella sicurezza”, ha spiegato Samuelson.  


Un approccio agile

Cormac Watters, General manager e Head of International di Infor, ha ulteriormente dettagliato su quello che ha definito “approccio agile” di Infor per le migrazioni degli ERP in cloud e per essere sempre più in grado di effettuare “go live” da remoto. Il termine “agile” non è stato usato a caso, in quanto si tratta di “un approccio allo sviluppo al quale molte aziende hanno già da tempo fatto ricorso, ma ancora non è stato applicato all’ambito ERP oppure ai deployment di app in cloud su larga scala”, ha spiegato Watters, che ha poi articolato nel dettaglio il concetto, parlando della formula 60-30-10, che è alla base dell’approccio proposto oggi da Infor e che “sta funzionando benissimo, con ottimi risultati in termini di implementazioni di progetti in tempi rapidi, sempre inferiori ai sei mesi”.  

In sostanza, “il 60 per cento di quello che serve alle aziende è già pronto e disponibile ‘out of the box’, e contiene tutte le funzionalità necessarie, grazie alla nostra esperienza nei diversi settori verticali; il 30 per cento non comporta la creazione di qualcosa di nuovo, ma una scelta delle diverse configurazioni di cui potrebbe aver bisogno la singola azienda in base alle sue specificità; infine, il 10 per cento finale riguarda più direttamente quello che rende diversa un’azienda dalle altre che pure operano nello stesso settore, ed è qui che utilizziamo metodologie più classiche in termini di sviluppo e di estensione delle applicazioni”, ha concluso Cormac Watters.

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