Blockchain è un
complesso di tecnologie di cui si parla molto e da tempo. Ma è anche un ambito che poche aziende afforntano con tranquillità. Specie perché l'idea di una decentralizzazione drastica delle informazioni spaventa. Va contro la sensazione che i dati sia sempre più importante possederli e gestirli direttamente. L'emergenza coronavirus potrebbe cambiare questo punto di vista? Sì, perché l'appeal di blockchain "
è più forte ora che la pandemia Covid-19 sottolinea la necessità di supply chain globali più resilienti". Ma anche di "
dati affidabili e una ripartenza economica abilitata dalla digitalizzazione dei commerci".
Ad affermarlo non sono i fan di blockchain ma il
World Economic Forum. Che per aiutare le imprese e le istituzioni a implementare le architetture a ledger distribuiti ha sviluppato un suo
Blockchain Deployment Toolkit. Si tratta in sintesi di un
insieme di linee guida che derivano dalle esperienze pratiche monitorate dal WEF. Gli esperti del Forum hanno documentato i
progetti portati avanti da un centinaio di realtà. Una ottantina di aziende e una ventina di Pubbliche Amministrazioni, sparse in oltre 50 nazioni.
Il
Blockchain Deployment Toolkit parte dalle conclusioni tratte da circa
quaranta casi d'uso di blockchain. E le combina con altra documentazione tecnica su alcuni aspetti cruciali della tecnologia. È dedicato a professionisti e team coinvolti nella
implementazione di progetti blockchain. Non è eccessivamente tecnico, proprio per poter essere utile a figure anche molto diverse fra loro. E anche perché, sottolinea il WEF, blockchain è una tecnologia
molto trasversale nella sua applicazione. Quindi può coinvolgere svariati processi e dipartimenti di una stessa impresa.
Il toolkit si concentra su 14 temi principali collegati a blockchain. Sono altrettanti aspetti di una implementazione blockchain in ambito supply chain. Aspetti che vengono considerati cruciali come fattori di rischio o di successo. La maggior parte (sette) sono relativi alla
creazione della infrastruttura blockchain. Gli altri sono quasi equamente suddivisi tra due macro-temi. La creazione di un
ecosistema di entità che collabora mediante i ledger distribuiti. E gli aspetti di
compliance che normalmente si collegano al mondo blockchain.
Il toolkit del WEF inquadra i progetti blockchain anche da un altro punto di vista. È quello che in senso lato riguarda l'implementazione di qualsiasi soluzione enterprise. Con un
approccio progettuale di alto livello. E che si concentra su nove elementi chiave. Obiettivi di business, integrità dei processi, compliance normativa, interoperabilità delle piattaforme, sicurezza, scalabilità. Ma anche governance, organizzazione dei partecipanti, accordi formali nella condivisione delle informazioni.
Lo Speciale di ImpresaCity dedicato al ruolo dell'IT durante e dopo il lockdown Covid-19
Il documento del WEF è ampio e merita di essere consultato. Specialmente da parte del personale delle imprese che sono
ancora perplesse davanti alla decentralizzazione. La quale, si spiega "
non è un obiettivo tutto-o-niente". Ma la ricerca di un equilibrio che dipende da considerazioni pratiche. In questo senso blockchain può aiutare molto la gestione delle supply chain. Che di norma viene affidata a più componenti IT centralizzate che spesso
non riescono a dialogare bene fra loro.
Il WEF invita inoltre a procedere con
pragmatismo. Siamo ancora nella fase di creazione delle infrastrutture blockchain, fase che inevitabilmente favorisce le grandi realtà. Sia lato sviluppo delle tecnologie, sia lato utenti. Il toolkit, nelle intenzioni, aiuta a non subire la forza degli operatori più rilevanti. Potendo
valutare criticamente, con tutte le indicazioni necessarie, le proposte di vendor grandi e piccoli.