La crisi del mercato IT a causa della pandemia Covid-19
è innegabile. Ma la crescita nel volume delle informazioni da gestire non si ferma nemmeno per il coronavirus. Così
IDC stima che il 2020 si chiuderà con
6,8 zettabyte (ZB) di capacità complessiva installata. In tutto il globo. Una crescita del 16,6% rispetto al 2019. Nel periodo 2019-2024 IDC prevede una crescita media annua del 17,8%. In sintesi, sottolinea IDC, la quantità di storage installato raddoppia ogni quattro anni.
La crescita è anche maggiore se invece della base installata consideriamo la quantità di storage effettivamente utilizzata. Per questa nel quinquennio IDC prevede una crescita media annua del 20,4%. Così nel 2024 avremo qualcosa come
8,9 zettabyte di dati immagazzinati in varie forme. Considerando che la percentuale di storage utilizzato è stimata per quell'anno al 67,5%, lo storage installato nel 2024 dovrebbe essere pari a
13,2 zettabyte.
Tutto questo perché privati e aziende continuano a voler gestire
sempre più dati. Semmai in questa fase del mercato si cerca di risparmiare con
una gestione più oculata. Le aziende "
probabilmente estenderanno la vita utile della capacità di storage che già hanno... specialmente nel breve termine" spiega
John Rydning, Research Vice President, IDC Global DataSphere.
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I dati degli analisti IDC descrivono anche come il "consumo" dello storage si stia adattando ai
nuovi modelli IT. I dati vengono
sempre più conservati al cuore delle infrastrutture. Banalmente perché questo "core" dell'IT è rappresentato sempre più dalle infrastrutture cloud. La parte "core" quindi rappresenterà, nel 2024, il 60% circa dello storage installato.
È una crescita del 50% rispetto al 2019, quando solo il 40% dello storage era "centrale" nelle reti. Cresce altrettanto velocemente lo storage collocato in periferia. Ma l'edge computing è un fenomeno rivisitato solo di recente. Quindi IDC prevede che nel 2024 rappresenterà
solo il 10% dello storage globale installato. La fetta mancante - il 30% nel 2024 - è rappresentata dagli
endpoint. Anche con il cambiare dei modelli IT, dunque, un terzo circa delle informazioni resta nei sistemi tradizionali. E va
protetta bene.
Tradizionale è anche la tecnologia più usata, in volumi, per conservare i dati. I buoni vecchi
hard disk a piatti rotanti hanno rappresentato nel 2019 il 65% circa dello storage installato. Man mano vengono soppiantati da tecnologie più evolute. Ma anche nel 2024 saranno la maggioranza (
54%) dello storage installato.