Preceduto dalle sempre gradevoli note mozartiane dell’Ouverture dal Don Giovanni, e da quelle altrettanto gradevoli ma ben più sfruttate del secondo movimento del concerto per piano e orchestra 467,
Bill McDermott, CEO di ServiceNow dall'inizio di quest'anno dopo una vita in SAP, si è concesso alla platea digitale di tutto il mondo per commentare, insieme a
Dave Wright, CIO di ServiceNow, i ricchi contenuti del keynote dell’evento
Knowledge 2020 Digital Experience, quest’anno tenutosi appunto in forma digitale per la nota pandemia.
Audience vastissima
Circostanza quest’ultima che McDermott ha mostrato di saper prendere con filosofia, sia perché “
rendere tutto sempre più digitale è un po’ l’essenza di ServiceNow”, sia perché “
al keynote abbiamo avuto 68mila persone collegate da 140 Paesi di tutto il mondo, che è circa tre volte tanto quelli che ci aspettavamo all’evento reale Knowledge 2020, che avrebbe dovuto tenersi a Orlando”.
Grande soddisfazione quindi, considerando anche che si sarebbe trattato di un numero
ancora superiore a quello più che lusinghiero dell’edizione 2019 di Knowledge, quando a Las Vegas presero parte più di 20mila persone. Ma forse anche
una punta di rammarico, perché l’evento di Orlando
avrebbe costituito la prima uscita ufficiale del nuovo CEO di fronte alla platea allargata dei clienti e dei partner ai quali è indirizzata la user conference.
In ogni caso, le attese di clienti e partner non sono andate deluse, in quanto anche la versione digitale dell’evento ha offerto più di un motivo di soddisfazione, data la ricchezza degli
annunci, che ruotano attorno alla Now Platform, definita non senza enfasi da Bill McDermott come “
la piattaforma delle piattaforme, che vuole rappresentare il software enterprise di definizione del 21° secolo, incentrata sui workflow customer driven”.
Sia come sia, la pandemia ha mostrato in maniera plastica come sia possibile
lavorare bene ovunque anche fuori dagli uffici, se si dispone dei workflow agili, associati ad adeguati strumenti hardware. Non a caso, gli annunci effettuati all’evento Knowledge 2020 Digital Experience vanno proprio in questa direzione, anche grazie a nuove partnership.
La workflow revolution
L’idea, ha spiegato McDermott, è quella di “
portare la Workflow Revolution in ogni settore per accelerare la digital transformation: nell’ambito delle telecomunicazioni, la Now Platform e il 5G si sovrapporranno per reinventare le esperienze legacy dalle fondamenta, mentre al settore finanziario forniamo strumenti innovativi in grado di rafforzare il rapporto con i clienti in un momento in cui l’economia riparte”.
Non solo, anche
nell’ambito Sanità ServiceNow ha voluto assicurare che si impegnerà, anche tramite una
partnership strategica con KPMG, nello sviluppo di soluzioni dedicate a questo settore, per aiutare a trasformare le attività, oltre a ottimizzare e automatizzare i workflow critici.
Più in dettaglio, le
nuove soluzioni per le telco, realizzate in partnership con Accenture, e delle quali è stata annunciata la disponibilità nei prossimi mesi, sono
Telecommunication Service Management e Telecommunication Network Performance Management: basate
sulla Now Platform, estenderanno le funzionalità di ServiceNow nel servizio clienti e nelle operazioni di rete grazie a nuove app specifiche per le telecomunicazioni che garantiranno l'assistenza proattiva al cliente e la gestione automatizzata dei servizi di assurance.
Infine, sempre basata sulla Now Platform, ma per l’ambito Finance, è invece proposta la soluzione Financial Services Operation, realizzata in partnership con Deloitte, per estendere le capacità ServiceNow nel servizio di assistenza clienti in questo settore.