Il
mantra del post-Covid è quanto la digitalizzazione
sia stata importante durante le fasi di emergenza pandemia. Grazie alle tecnologie digitali ed al cloud, molte aziende si sono mantenute operative. E molte altre hanno potuto mettere in campo nuove applicazioni e nuovi servizi utili. La logica conseguenza sarà una
accelerazione verso il cloud da parte delle imprese. Ma un richiamo viene paradossalmente - ma solo in apparenza - dall'hyperscaler per antonomasia:
AWS.
Ovviamente AWS conta sulla transizione al cloud delle imprese. Durante l'AWS Summit Online, però, il suo CTO
Werner Vogels lancia alcuni spunti di riflessione che derivano, in parte, proprio da come le aziende hanno sfruttato i servizi cloud nella fase di emergenza. In condizioni cioè che, come è stato sottolineato da più parti,
non sono quelle ideali per mettere strategicamente in campo nuovi elementi dell'IT. Ma
si impara anche dagli errori. E dalle cose che si potevano fare meglio.
"
Abbiamo sempre sottolineato - spiega Vogels -
che creare soluzioni è come costruire edifici: servono fondamenta solide. È ancora più vero in tempi come questi, in cui le soluzioni spesso sono costruite velocemente". Il richiamo è all'utilizzo di tutti
i componenti e i servizi che AWS mette a disposizione, ovviamente secondo le necessità di ciascuno. In questo senso sono importanti i servizi cloud infrastrutturali ma anche le
linee guida per lo sviluppo. Quindi le risorse che spaziano dalla Amazon Builders' Library al Well-Architected Framework. Sino al Well-Architected Tool.
Dei buoni fondamentali applicativi permettono di realizzare servizi solidi. Poi però si pone un altro problema, particolarmente in evidenza nelle settimane della pandemia. Come ottimizzare i propri ambienti o servizi in modo che possano sopportare
una eventuale crescita molto rapida dei carichi di lavoro. Anche qui il messaggio del CTO di AWS non è esplicito ma è chiaro. Ci sono funzioni di AWS che permettono di gestire la crescita applicativa senza far esplodere i costi. Però
bisogna conoscerle e applicarle. Ancora una volta: riprendere le basi.
Werner Vogels sa bene che
sembra strano parlare di fondamentali nel 2020. Ma ribadisce che "
oggi i fondamentali sono un elemento chiave per il design applicativo". Non considerandoli bene, come sviluppatori indipendenti o come team IT interno alle imprese, si rischia di restare delusi nella corsa al cloud. Su cui oggi ci sono pochi dubbi: "
In questi mesi - mette in evidenza Vogels -
c'è stato un cambiamento epocale nel modo in cui si considera non solo la tecnologia in sé ma il ruolo che la tecnologia può avere".
Gli esempi positivi di aziende che hanno
puntato tutto sul cloud AWS in nome dell'elasticità sono diversi, grandi e piccoli. La svedese
KRY è già da tempo un caso di studio per AWS nell'healthcare. Vogels cita anche
Untold Studios, nel campo ancora relativamente poco "cloudificato" della
produzione multimediale. O gli italiani di
Filaindiana: da zero a un milione di utenti in una settimana circa grazie alla infrastruttura di AWS. Per Vogels sono esempi di come il cloud dia agility alle aziende di ogni dimensione. A patto di avere creatività e un buon team di sviluppo.