Piaccia o meno, oggi
l'immagine che si percepisce di noi dalla nostra presenza online è importante. Lo è in generale, a maggior ragione per i professionisti che operano all'interno delle aziende. Oppure all'esterno, come i consulenti, i freelance e i liberi professionisti. Per tutte queste figure, la
reputazione online è un lato della nostra personalità digitale da tenere d'occhio. Soprattutto perché le minacce alla nostra "online reputation" non mancano.
Furti di identità, sottrazioni di dati personali, social engineering... sono tutti
vettori di attacco che possono coinvolgere e danneggiare la nostra reputazione online. Una constatazione non certo nuova, che ha visto nascere diversi servizi o prodotti orientati al monitoraggio della online reputation.
Pochi però di livello professionale. La gran parte è destinata ai privati, con poche funzioni di base.
Ora
Bitdefender contribuisce a colmare questa lacuna con
Digital Identity Protection. Si tratta di un nuovo
servizio per la tutela della reputazione online, pensato per l'utenza professionale. Il servizio debutta in una fase del mondo digitale in cui
la online reputation è più vulnerabile. Perché la pandemia ci ha spinto a spostare online molte relazioni, anche lavorative, che prima coltivavamo nel mondo fisico. Per questo abbiamo in un certo senso aumentato la "superficie d'attacco" per le nostre identità digitali.
A favore della online reputation, Digital Identity Protection opera a più livelli. Partendo da una valutazione iniziale di quella che Bitdefender definisce come
la nostra "impronta digitale", la Digital Footprint. Si tratta in sostanza del volume di informazioni su di noi che abbiamo nel tempo, lecitamente, caricato online. Ma anche dati e informazioni su di noi che sono stati
generati da altri. E che per questo possono danneggiare la nostra reputazione online. Già questa fase di assessment ci permette di valutare quanto siamo "esposti" online.
Il secondo livello di controllo di Digital Identity Protection comprende il
monitoraggio costante della nostra identità digitale. In pratica, il servizio scandaglia la rete alla ricerca di informazioni che ci riguardano. Bitdefender indica che il servizio va alla ricerca di
un centinaio di categorie di informazioni. Che possono anche essere state raccolte lecitamente. Ma che sono al di fuori del
nostro controllo e che potrebbero essere usate in modo sfavorevole alla nostra reputazione online.
Il webinar che ImpresaCity e Bitdefender hanno organizzato per analizzare le più importanti minacce online del momento. E come contenerle con i servizi di cyber security di nuova generazione.
Questo controllo viene ovviamente esteso anche
alla parte meno lecita di Internet. Digital Identity Protection controlla infatti che i nostri dati non siano presenti tra quelli
sottratti illecitamente in qualche data breach. In particolare, che non siano
messi in vendita sul Dark Web o sui forum della criminalità online. Se lo fossero, potrebbero essere usati per furti di identità che danneggiamo evidentemente la reputazione online di chi li subisce.
Infine, Digital Identity Protection cerca di prevenire i furti di identità più semplici. Ossia che qualcuno a nostra insaputa crei
un profilo a nostro nome sui social network. Cosa che certamente non aiuta la online reputation. Di norma, questi account pirata sono infatti usati per diffondere fake news o per altre azioni di propaganda social.